Borse, perché il crollo? Ecco in 5 punti le ragioni della crisi a Wall Street

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Febbraio 2018 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA
Borse, perché c'è stato il crollo? Ecco in 5 punti le ragioni della crisi a Wall Street

Borse, perché il crollo? Ecco in 5 punti le ragioni della crisi a Wall Street (foto Ansa)

NEW YORK – Crollo borse nel mondo. Prima Wall Street, poi l’Asia, poi l’Europa. Perché? Continuerà o è stata solo una pausa di riflessione?

Ecco in 5 punti le risposte più condivise dagli analisti americani. Il crollo iniziale, di quasi 1.600 punti, viene segnalato come il massimo crollo della storia nel corso di una giornata di affari. Il danno è stato poi limitato a 1.175 punti per sopravvenuti acquisti.

Il declino aveva preso avvio venerdì, quando il Dow Jones ha perso 666 punti, pari al 2,5% o, in soldi, quasi mille miliardi di capitalizzaziome.

L’allarme rimane forte ee il contagio mondiale si è visto. Ecco i 5 punti.

1. L’economia americana va troppo bene. Questo preoccupa gli investitori. Potrebbe scattare l’inflazione, ferma per 9 anni. La Fed sarebbe costretta a anticipare l’aumento del tasso di interesse. Con tutte le conseguenze immaginabili sulla crescita futura dell’economia Usa. Trump, ha detto un portavoce, è focalizzato sui fondamentali a lungo termine dell’economia che sono e restano eccezionalmente forti. Alla base della fiducia di Trump sono la crescita dell’economia che si rafforza, la bassa disoccupazione, la crescita dei livelli salariali. Ma se i tassi salgono troppo presto, il meccanismo potrebbe incepparsi.

2. Il mercato dei bond sta crescendo. I rendimenti migliorano. Se crescono i rendimenti dei bond, l’investimento in titoli azionari, più redditizi in genere ma più rischiosi dei titoli a reddito fisso, diventa meno interessante. Il rendimento dei buoni del Tesoro Usa a 10 anni è arrivato venerdì al 2,85%. All’inizio del 2018 il rendimento era del 2,4%.

3. Il mercato borsistico era surriscaldato e maturo per un evento del genere. La Borsa americana è salita del 40% dalla elezione di Donald Trump a presidente degli Usa. A spingerla sono stati i risultati molto positivi delle società quotate, la salute dell’economia, le prospettive vantaggiose per le aziende grazie alla riforma fiscale di Trump, che ha tagliato le tasse alle aziende. Era nell’aria che una pausa fosse inevitabile.

Anche se possono spaventare, le fasi di consolidamento del mercato sono fondamentali. Impediscono che i titoli si surriscaldino e salgano troppo. Janet Yellen, che ha lasciato di recente la carica di capo della Fed, ha detto, non più trdi di venerdì, che “le valutazioni sono in genere un po’ elevate”.

5. Aumenti salariali molto significativi possono incidere sui profitti e ridurre il sex appeal delle società quotate in Borsa. L’economia americana è sana. Gli ultimi dati, proprio venerdì, hanno confermato che la crescits dei salari è stata la più alta dal 2009.