BORSE: FORTI RIALZI IN EUROPA, MIBTEL +8,48%, WALL STREET POSITIVA

Pubblicato il 28 Ottobre 2008 - 08:09 OLTRE 6 MESI FA

Ottima giornata per i mercati borsistici europei che hanno chiuso in forte rialzo sulla scia della chiusura di martedì di Wall Street, dove l’indice Dow Jones aveva fatto registrare un rialzo di quasi l’11%. Fa eccezione Francoforte, che termina in flessione dello 0,45%, penalizzata dal titolo Volkswagen che ha perso circa il 40% , dopo due giornate di rialzi che l’hanno portato a crescere di più del 200%.

EUROPA – Piazza Affari chiude con il Mibtel che è salito dell’8,48% a 15.874 punti e lo S&P/Mib del 9,87% a 20.466 punti. Bene anche Parigi che ha terminato in crescita del 9,23% madrid che ha termina to a +9,42% e Londra che, a pochi minuti dalla chiusura guadagna il 7,14%.
Da segnalare che la Banca centrale della Norvegia ha tagliato i tassi di mezzo punto portandoli al 4,75%.

WALL STREET – Apertura di seduta in lieve ribasso per Wall Street con il Nasdaq che cede lo 0,67% e il Dow Jones che perde lo 0,50%. In una seduta fin qui assai volatile gli indici di Borsa a New York sono successivamente tornati negativi per poi ricominciare a crescere. Il Dow Jones segna ora +0,65%, ed il Nasdaq +0,60%. Resta grande l’attesa su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed nell’ordine dell’1%.

ASIA – La Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi in volata con un rialzo del 7,74%, riguadagnando saldamente quota 8 mila punti. Ma non tutti i mercati asiatici hanno seguito l’exploit giapponese: la Borsa sudcoreana e quella di Shanghai, infatti, hanno chiuso in ribasso le contrattazioni del 3%. Anche la Banca centrale cinese ha tagliato i tassi di interesse, portando il tasso di riferimento principale dal 6,93% al 6,66%.

PIANO DI RILANCIO – Nel frattempo, l’Europa cerca la strada per evitare una lunga recessione: il 26 novembre, come annunciato dal presidente della Commissione Ue, José Manuel Durao Barroso, la Commissione presenterà «un piano complessivo per la ripresa Ue» basato su misure mirate a corto termine, con le quali venire incontro alle famiglie e ridurre al minimo la disoccupazione. Barroso ha inoltre detto che «il piano europeo sul cambiamento climatico e l’energia è parte della soluzione per fronteggiare la crisi economica». Su questo punto da Roma gli ha risposto Berlusconi: «Non è che non si debba fare, ma non è il momento. L’Italia non può pagare più di tutti. Io non mi faccio intimorire da nessuno».

PETROLIO – Il prezzo del petrolio risale sui mercati asiatici e a New York tornando sopra i 66 dollari al barile.

EURO – L’euro cresce a 1,2818 dollari, in previsione di un taglio dei tassi della Federal Reserve.