Bruxelles: l’Ue smentisce il Sole 24 Ore: nessun caro-mutui

Pubblicato il 12 Ottobre 2009 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA

L’Unione Europea smentisce le parole del Sole 24 Ore. Secondo la testata di Confindustria, Bruxelles starebbe preparando una direttiva molto severa sulla concessione dei mutui, che diminuirebbe i limiti più bassi per la concessione di prestiti. Poche ore dopo la divulgazione della notizia, è arrivata la smentita per bocca di Charlie Mccreevy, commissario europeo per il mercato unico: «Non è vero che Bruxelles stia lavorando ad un’ipotesi di questo genere».

Secondo quanto scrive oggi il Sole24Ore fare un mutuo sarà sempre più difficile; questo, in parole spicciole, il succo delle norme che Bruxelles sta preparando al fine di ridurre i rischi sul credito, tragicamente venuti alla luce con la catastrofe finanziaria americana e mondiale.

Secondo il giornale l’Unione Europea starebbe preparando una nuova disposizione comunitaria in fatto di mutui. La bozza, in avanzato stato di elaborazione, sarà pronta nei primi mesi del 2010. La nuova legge prevede che il valore dei mutui concessi dalla banche di Eurolandia non dovrà eccedere il 40% del prezzo dell’immobile. Attualmente, in Italia la legge bancaria prevede un tasso massimo dell’80%.

Cosa cambia, in concreto, per l’acquisto di una casa per semplici cittadini e istituti di credito? Oggi il mutuatario italiano può ottenere un prestito per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa pari all’80%. Il resto può essere coperto con polizze assicurative che garantiscono l’intermediario. Facendo un esempio: per chi compra una casa di 200mila euro, una banca può erogare 160mila euro, i restanti 40mila possono essere richiesti ma ad un tasso d’interessi superiore, perché la banca a sua volta sarà obbligata, per legge, a contrarre una polizza assicurativa.

Con la normativa di Bruxelles, su una casa del valore di 200mila euro, le banche potranno erogare un prestito di non più di 80mila euro. I restanti dovranno essere garantiti da costose polizze assicurative.

Questa misura darà, secondo le stime del giornale, un colpo di grazia al mercato immobiliare già in crisi e metterà in difficoltà una grande fetta di acquirenti. Molti, visti i costi innalzati, saranno costretti a rinunciare al sogno del mattone; altri dovranno indebitarsi a tassi estremamente sconvenienti. Ad essere colpiti in primo luogo ci saranno naturalmente le famiglie di recente immigrazione, che non hanno capitali risparmiati, e le famiglie a basso reddito.

Il giro di vite pare eccessivo per un paese, come l’Italia, dove l’insolvenza dei mutui, sebbene resti un pericolo reale, si aggira a livelli lontanissimi da quelli della crisi americana, ovvero il 2%.