Troppi 18 mesi per cambiare cognome: pratica semplificata e velocizzata

Pubblicato il 13 Febbraio 2012 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA

Ministero dell'Interno

ROMA – Un anno e mezzo è il tempo da aspettare per poter cambiare cognome. Troppo secondo il governo, che ha disposto una semplificazione della procedura. In Italia sono 1100 le persone in attesa che il cambio di cognome sia riconosciuto, di cui 400 chiedono di inserire il cognome materno a fianco a quello paterno. Solo nel 2011 il ministero dell’Interno ha emesso 923 decreti di cambio di cognome, di cui 837 approvati ed 86 negati.  L’idea per velocizzare il processo è che la domanda di modifica del cognome vada presentata al prefetto del luogo di residenza, cui spetterà il compito di decidere sull’istanza senza rivolgersi al ministero dell’Interno.

L’attuale, e lenta, procedura prevede invece che dopo aver presentato istanza al prefetto, che istruisce la pratica, essa sia trasmessa al ministero dell’Interno con un parere e la documentazione necessaria. Il ministero esamina la pratica e procede alla valutazione, a meno che non ritenga di necessitare di ulteriori documenti. L’istanza approvata dal ministero viene inviata allora alla prefettura con relazione e decreto provvisorio, firmato dal sottosegretario dello Stato. Il decreto torna quindi nelle mani del prefetto, che lo affigge nell’albo pretorio del comune di residenze e di nascita.

Il decreto rimane esposto in Comune per 30 giorni, in modo da consentire l’opposizione di terzi. Decorsi i 30 giorni, ed i precedenti 17 mesi, se nessuno si è opposto al decreto provvisorio, il ministero dell’Interno emette il decreto definitivo che lo invia alla prefettura e lo notifica all’interessato. Un po’ troppo tempo per una modifica del cognome secondo il governo di Mario Monti, pronto alla lotta per la semplificazione.