Camusso: “I dipendenti e i piccoli imprenditori sono stremati”

Pubblicato il 9 Maggio 2012 - 08:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Se alle persone togli l'orizzonte non puoi stupirti dei drammi. I sacrifici senza speranza sono la formula della disperazione''. Lo dice in una intervista a Repubblica il leader della Cgil Susanna Camusso, osservando che ''molti hanno cominciato a convincersi che questa crisi non avra' fine'' e che dipendenti e piccoli imprenditori ''sono stremati''.

Camusso, che non vuole commentare le parole del premier Mario Monti, spiega che ''e' quattro anni che il popolo dei lavoratori dipendenti e dei piccoli imprenditori fa sacrifici. Gli stipendi vengono pagati con ritardi di sei, sette, otto mesi. I crediti con i clienti diventano inesigibili''.

Per ''anni i governi hanno detto che presto ci sarebbe stata la ripresa. Poi l'autunno scorso si e' scoperto che non e' cosi'. Che bisogna fare altri sacrifici. E la gente li ha fatti sperando che sarebbero serviti a uscire dalla crisi. Invece adesso si scopre che i sacrifici aumenteranno ma la crisi non finira'. Per guarire ti tagli un braccio ma sai gia' che ti taglieranno anche una gamba. E' questa disillusione che fa nascere i drammi di questi giorni''.

Quanto ai rapporti con il governo, il segretario della Cgil osserva che ''e' fallito il progetto di offrire ai mercati la nostra testa su un piatto d'argento'' e ''oggi siamo tutti uniti a chiedere a Monti un immediato cambio di rotta''.