Canone Rai, evasori si combattono…oscurando i canali

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Ottobre 2015 - 09:58 OLTRE 6 MESI FA
Canone Rai, evasori si combattono...oscurando i canali

Canone Rai, evasori si combattono…oscurando i canali

ROMA – Vuoi combattere l’evasione del canone Rai? Basta criptare i canali, oscurandoli a chi non ha pagato l’imposta. La proposta arriva da Pierluigi Sabbatini dell’Antitrust, che è intervenuto su LaVoce.info su uno dei provvedimenti più discussi della nuova Legge di Stabilità del governo Renzi. Le misure prevedono che il canone sarà pagato nella bolletta della luce, e si pagherà in due rate (per un totale di 100 euro annui).

Secondo Sabbatini far pagare il canone in bolletta

è una soluzione che separa imposta e fruizione del servizio. Per risolvere il problema dell’evasione basterebbe invece criptare le trasmissioni Rai. E si potrebbero così abolire anche i tetti pubblicitari.

Sabbatini spiega come si è arrivati a pagare il canone in base al possesso di un apparecchio televisivo:

La soluzione individuata dalla legge n. 103/1975 è stata quella di riconfigurare la natura tributaria del canone, trasformando quella che originariamente era una tassa (per l’erogazione di un servizio) in una imposta (sganciata della sua effettiva fruizione). In forza dell’articolo 15 della legge, il canone era infatti dovuto anche per la detenzione di apparecchi atti alla ricezione di programmi via cavo o provenienti dall’estero. Veniva così sancita la scissione tra obbligo impositivo e fruizione del servizio, passaggio lucidamente evidenziato dalla Corte costituzionale quando ha dovuto affrontare la materia. I dubbi di legittimità costituzionale della norma sono stati fugati asserendo che non era irragionevole considerare che il possesso di un apparecchio televisivo costituisse un “indice di capacità contributiva” tenuto anche conto del “modestissimo tributo annuo che l’utente è tenuto a pagare”. (Corte costituzionale, ordinanza 20/4/1989, n. 219).

Ma spiega anche come sono cambiate le cose nel frattempo:

Nel frattempo però si affacciava un secondo fattore di cambiamento: le trasmissioni televisive potevano essere fruite anche mediante altri hardware e il costo delle varie apparecchiature (Tv compresa) poteva essere tanto modesto da risultare inferiore all’abbonamento annuale. L’ordinanza della Corte costituzionale appariva palesemente superata dai fatti.

Motivo per cui individua questa soluzione:

Una possibile alternativa è quella di tornare alla filosofia dell’originario regio decreto, riconferendo al canone Tv la natura di imposta associata all’effettiva fruizione del servizio. Peraltro, l’evoluzione tecnologica rende questa soluzione ben più facilmente perseguibile. La Rai trasmette con tecnologia digitale e pertanto il servizio televisivo è ora “escludibile”.

La soluzione al problema dell’evasione del canone televisivo è dunque a portata di mano: crittare le trasmissioni Rai e fornire la card Rai a coloro che pagano il canone. Questa soluzione obbligherà chi vuole fruire del servizio a pagarlo e, nel contempo, consentirà a chi non se ne vuole servire di evitarne il pagamento.
Coerente con questa proposta è l’eliminazione dei tetti pubblicitari per l’emittente pubblico, giacché non sarebbe più opportuno imporre uno specifico modello di finanziamento.