Canone Rai, pagano anche ciechi e sordomuti

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Maggio 2016 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Canone Rai, pagano anche ciechi e sordomuti

Canone Rai, pagano anche ciechi e sordomuti

ROMA – Anche i ciechi guardano la tv. Pure se le audio descrizioni scarseggiano. E’ quel che devono pensare in Rai, visto che il canone dovrà essere pagato interamente, senza alcuno sconto, anche da ipovedenti e non vedenti. Cento euro in bolletta come tutti gli altri.

La denuncia arriva dalle colonne del Giornale e da Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Ai microfoni della radio Katia Garavello, dell’Unione nazionale ciechi e ipovedenti, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia:

“Non sono state previste agevolazioni per ciechi e ipovedenti nonostante la tv sia un servizio difficilmente fruibile per i non vedenti. Questa è un’ingiustizia. Se la Rai si impegnasse ad aumentare e a migliorare le audio descrizioni e i servizi web si potrebbe anche pensare ad una rinuncia dell’agevolazione. Ma allo stato attuale l’agevolazione è necessaria. Io sono cieca assoluta, la tv la guardo, si utilizza comunque il termine vedere. Dipende dai programmi. Ci sono film, fiction, che hanno magari dei momenti di non parlato e se sei da solo devi intuire cosa sta succedendo. I servizi di audio descrizione sono molto meno della metà. In prima serata un programma su tre, al massimo due. Noi abbiamo contatti con la Rai, abbiamo avuto contatti con un esponente della Rai descrivendogli questa situazione e anche proponendo delle migliorie al servizio di audio descrizione e ai servizi sul web, ma non abbiamo ancora ricevuto risposte”.

La questione canone Rai non riguarda solo i non vedenti, ma anche i sordomuti, come sottolinea sul quotidiano Il Giornale Nino Materi, che scrive:

Il sito sordionline ha contattato gli uffici di viale Mazzini, ricevendo l’ennesima risposta paradossale: «Nessuna esenzione o sconto. I sordomuti il canone devono pagarlo interamente, perché i programmi Rai hanno i sottotitoli». Informazione, tra l’altro, inesatta, considerato che – come sottolineano le associazioni dei consumatori – «il servizio pubblico non prevede alcuna sottotitolazione per i nuovi canali digitali e le dirette, non la garantisce per i canali storici e non ha ancora attivato la funzione di sottotitolaggio per i contenuti trasmessi in diretta sul sito web». Unico «bonus» previsto per i titolari di pensione di invalidità, la dilazione in 11 rate del pagamento.