ROMA – Tra gli effetti – positivi stavolta – della lunga crisi e delle risposte delle banche centrali va considerata l’opportunità per cui le rate del mutuo per comprare casa si sono abbassate al punto da rendere l’acquisto dell’immobile preferibile al mero affitto. Il costo del denaro è crollato trascinando giù i tassi di interesse bancari e i rendimenti dei titoli sicuri per cui investire in Btp non è più un’alternativa appetibile mentre, al contrario, le tasse sulla prima casa sono state eliminate riducendogli oneri.
Perché si realizzi la convenienza dell’opzione acquisto rispetto all’affitto, occorrono tre condizioni, tre presupposti spiega un dossier del Corriere della Sera. Primo, bisogna partire con almeno un 30% del capitale necessario all’acquisto dell’immobile già in tasca. Secondo, tocca avere un lavoro e quindi un reddito perché la banca acconsenta alla concessione del prestito. Terzo, bisognerà rispettare l’intenzione di abitare la casa che si acquista per almeno 10 anni.
I dati forniti da Tecnocasa confermano la tendenza nelle grandi città. Per un trilocale sulla Tiburtina a Roma (ammettendo il caso di un finanziamento del 70% a tasso fisso a 20 anni) il canone d’affitto si attesta a 950 euro mensili, la rata a 992 euro. A Milano lo stesso trilocale in zona Santa Rita si affitta a 1000 euro al mese, la rata del mutuo vale invece 749 euro. A Napoli, in zona San Giovanni a Teduccio, il canone d’affitto del trilocale è quotato 500 euro mensili, il mutuo 384 euro.