Cashback 2021, ipotesi taglio: se lo tolgono per dare 4,5 miliardi di ristori ai ristoranti e ai bar…

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 22 Gennaio 2021 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA
Cashback 2021, ipotesi taglio: se lo tolgono per dare 4,5 miliardi di ristori ai ristoranti e ai bar...

Cashback 2021, ipotesi taglio: se lo tolgono per dare 4,5 miliardi di ristori ai ristoranti e ai bar…

Il Cashback 2021 rischia subito il taglio. La “raccolta punti” (o meglio raccolta soldi) per chi paga con bancomat e carta di credito potrebbe a breve cessare. E con i soldi stanziati per il Cashback si potrebbero finanziare i ristori per le attività in difficoltà. Come per esempio bar e ristoranti, i più attivi nella protesta anti chuusure.

La mossa sarebbe caldeggiata da Italia Viva, dicono i giornali. Sarebbe un dispetto al governo Conte, insinuano i soliti bene informati. L’ipotesi è stata tratteggiata da Enrico Zanetti, ex viceministro dell’Economia. In un post Facebook che aveva più il sapore della provocazione che di una proposta vera e propria. E infatti lui stesso ha fatto notare, sempre via social, di come una boutade si era trasformata in una opzione politica concreta.

Zanetti semplicemente conosce i meccanismi parlamentari e legislativi. Sa bene che un governo di minoranza comporta dei rischi. Oltre al rischio di andare sotto in Parlamento, c’è anche quello di andare a rischio nelle Commissioni parlamentari. Là dove le leggi si formano, si smussano, si limano. Dove è più facile fare “agguati”. E di Commissioni parlamentari senza la maggiornza assoluta ce ne sarebbero una decina, numeri alla mano.

Taglio del Cashback: l’idea di Renzi e di Forza Italia

Già nel discorso in Senato sulla (non) fiducia a Conte, Renzi aveva accennato di non credere a misure come il Cashback per la ripresa dell’economia italiana. Il Corriere della Sera aveva rilanciato la notizia, dicendo che Italia Viva puntava a dirottare i fondi per il Cashback verso i ristori. Idea che è stata sposata anche da Forza Italia.

Le motivazioni per dare quei soldi ai ristori non mancano. Il Cashback infatti non va necessariamente nelle tasche di coloro che stanno soffrendo di più per la crisi. Anzi, magari a spendere sono proprio coloro che hanno maggiori possibilità di spendere. Invece i ristori andrebbero sicuramente a chi ha più bisogno di aiuto in questo momento.

Taglio del Cashback: il post di Zanetti

Questo il post pubblicato da Zanetti il 20 gennaio: “AvantiConConte ok, ma quando poi in commissione bilancio vai sotto e passano emendamenti che, ad esempio, azzerano i 4,7 miliardi di cashback stanziati sul 2021 e 2022 per chi già paga con carta di credito e li usano per finanziare 4,7 miliardi in più di ristori a chi non sta incassando un euro, forse ti rendi conto che non stai governando un bel niente. E per fortuna…”.

Il viceministro Castelli difende il Cashback

“Le necessità economiche evolvono di mese in mese. Francamente non escludo mai niente. Il Covid ci ha insegnato questo”. Così il viceministro dell’Economia, Laura Castelli, risponde a Radio anch’io alla domanda su quale sarebbe la reazione se Italia Viva chiedesse di spostare 4 miliardi dal programma Cashback ai ristori. “Certo è che il Cashback sta funzionando – ha precisato – ma come tutte le cose va vista in un quadro generale”. “Non credo – ha però aggiunto – che si possa continuare ad attribuire a forze politiche che hanno scelto strade diverse di quando sono entrate in Parlamento di continuare con la logica dei ricatti”.

I numeri del Cashback fino a oggi

Ad oggi si sono iscritti al Cashback circa 5,8 milioni di persone che stanno gareggiando per rientrare tra i 100mila che otterranno il super Cashback da 1.500 euro a semestre. Il premio andrà a coloro che avranno effettuato almeno 50 operazioni con carta tra il 1 gennaio e il 30 giugno. Ma solo i primi 100mila (cioè i 100mila che avranno speso di più)