Cassa integrazione in aumento: 100 milioni di ore solo ad aprile

Pubblicato il 6 Maggio 2013 - 12:58| Aggiornato il 13 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Continua ad aumentare il ricorso delle aziende alla cassa integrazioneAd aprile le ore autorizzate sono state 100 milioni, in aumento del 3,1% rispetto al mese di marzo e del 16,05% rispetto ad un anno fa. Le cifre sono quelle dell’Inps, che sottolineano che in un anno è raddoppiata anche la cig straordinaria: 57,5 milioni di ore, +92,2%.

In picchiata la cassa integrazione in deroga ad aprile: le ore autorizzate sono state 6,8 milioni, con una riduzione del 65,7% rispetto a marzo e del 76,5% rispetto ad aprile 2012. Il calo, commenta il presidente Antonio Mastrapasqua, è dovuto ”ai noti problemi di finanziamento dello strumento”.

In particolare le ore di cassa integrazione ordinaria (Cigo) sono aumentate del 4,9% in un mese, con un aumento del 30,9% rispetto ad un anno fa. L’incremento riguarda tutto il settore industriale e quello edile, che hanno registrato un aumento rispettivamente del 30,3% e del 32,8%.

Gli interventi straordinari (Cigs) sono aumentati del 33,4% rispetto allo scorso mese di marzo, mentre rispetto all’anno prima l’aumento è stato del 92,2%.

In controtendenza gli interventi in deroga (Cigd): in questo caso c’è stato un calo sia rispetto al mese precedente sia rispetto ad un anno fa. Le ore autorizzate ad aprile 2013 registrano una riduzione del 65,7% se raffrontati al mese di marzo. Rispetto all’anno prima il decremento è stato del 76,5%.

Ma sulla cassa integrazione in deroga Mastrapasqua spiega che “il calo delle autorizzazioni è solo apparentemente in controtendenza rispetto all’aumento di cig ordinaria e della cig straordinaria, dovuto com’è sostanzialmente ai noti problemi di finanziamento dello strumento”. Dal punto di vista dei numeri ”finisce per mitigare il complessivo incremento di richieste ed autorizzazioni, che sarebbe più sensibile del 3,1% su base congiunturale e del 16% su base annua. Insomma, purtroppo, i segnali dal mondo delle imprese e del lavoro continuano ad essere assai critici”, conclude il presidente dell’Inps.