Cassette di sicurezza censite: occhio ai riscontri per la voluntary disclosure

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2016 - 12:03 OLTRE 6 MESI FA
Cassette di sicurezza censite: occhio ai riscontri per la voluntary disclosure

Cassette di sicurezza censite: occhio ai riscontri per la voluntary disclosure

ROMA – Cassette di sicurezza censite: occhio ai riscontri per la voluntary disclosure. La ”voluntary disclosure”, cioè il meccanismo di regolarizzazione di patrimoni e attività finanziarie detenute illegalmente perché non dichiarate al fisco, potrà riguardare anche ”contanti o valori al portatore” depositati nella cassette di sicurezza. Sono però previste norme rafforzate contro ipotesi di reato: come la presenza di un notaio per l’inventario e una ”doppia” dichiarazione sulla provenienza non illecita del denaro.

Il contante e i valori al portatore contenuti in cassette di sicurezza possono rientrare nella voluntary ma con una procedura specifica. L’apertura della cassetta e l’inventario dovranno essere fatti alla presenza di un notaio e il contribuente dovrà rilasciare una dichiarazione in cui attesta che i valori non derivano da reati. Gli importi infine dovranno essere versati, con obbligo per i professionisti che assistono i contribuenti e per gli intermediari a segnalare gli importi ai fini della prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Per questo servirà una ulteriore dichiarazione sulle modalità di acquisizione dei contanti. Chi dichiara il falso rischia tra i 18 mesi e i 6 anni di carcere.

Il quotidiano economico Italia Oggi segnala che sono poco più di un milione le cassette di sicurezza tenute dalle banche italiane, mentre alcuni operatori fanno presente che le cassette, magari per paura del bail-in, vuoi per i rientri di capitale del precedente programma di emersione, sono piene.

Sulla carta dunque il Fisco avrebbe gioco facile nell’effettuare i riscontri tra chi risulta proprietario di una cassetta di sicurezza, e chi ha fatto sia la voluntary disclosure 1 sia lo scudo fiscale. Per le disposizioni sull’archivio rapporti all’amministrazione finanziaria vanno anche comunicati gli accessi che sono stati compiuti durante l’anno alla cassetta di sicurezza che potrebbero essere considerati delle spie di innesco di indagini. (Cristina Bertelli, Italia Oggi)