Cervelli in fuga dall’Italia: dal 1997 sono oltre 10mila

Pubblicato il 30 Maggio 2012 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sempre più medici, avvocati e architetti in fuga all’estero per trovare lavoro. Sono oltre 10mila (10.584) i professionisti che tra il 1997 e il 2010 si sono trasferiti stabilmente in altri Paesi europei, a partire dai 4.130 che vivono nel Regno Unito, i 1.515 in Svizzera e i 1.140 in Germania. A dirlo è la ricerca ”Giovani professionisti in movimento’, condotta dal centro studi del Forum nazionale dei Giovani in collaborazione con il Cnel e presentata oggi a Roma.

Dall’Italia si allontanano lavoratori altamente qualificati come 2.640 medici, 1.327 insegnanti delle scuole superiori, 596 avvocati e 214 architetti, ma il Belpaese è anche in grado di attrarre professionisti dall’estero, tanto che il saldo tra gli arrivi e le partenze è positivo per circa mille unità.

Si trasferiscono in Italia soprattutto i professionisti rumeni (5.125 tra il 2007 e il 2010), seguiti a lunga distanza dagli spagnoli (1.306) e dai tedeschi (1.030). A contraddistinguerli è una qualificazione medio-bassa e sono in larghissima parte infermieri (6.531 dei quali 2.154 non specializzati).

Il Forum dei giovani e il Cnel individuano alcuni ostacoli da rimuovere per la libera circolazione dei professionisti in Europa, a partire dal riconoscimento dei titoli fino all’omogeneità dei percorsi formativi. I professionisti più agevolati nella mobilità Ue, secondo quanto emerge da una serie di interviste, sono i medici e gli architetti, incontrano maggiori difficoltà gli psicologi e i giornalisti, ma i problemi più seri riguardano i notai, i commercialisti, i consulenti del lavoro e gli avvocati.

Con una regolamentazione tra le più pesanti nei Paesi industrializzati (secondo l’Ocse fanno peggio dell’Italia solo Slovenia, Turchia e Lussemburgo), il mondo delle professioni non è un ”gioco da ragazzi”. Tra gli oltre 2 milioni di iscritti agli ordini professionali, appena il 9,4% ha meno di 30 anni. In particolare, un notaio su due ha più di 50 anni e quasi tre medici su quattro sono over 45. Sono più giovani i giornalisti e gli avvocati: oltre il 60% ha meno di 45 anni.