VENEZIA – Dieci giorni di lavoro in più per pagare le tasse rispetto allo scorso anno. E tre solo per l'arrivo dell'Imu.
La rilevazione arriva dagli artigiani della Cgia di Mestre, che sottolineano come l'aggravio fiscale necessiti di 165 giorni lavorativi per essere ripagato interamente. Il cosiddetto 'tax freedom day', il giorno della 'liberazione' dalle tasse, e' cosi' scoccato quest'anno il 14 giugno scorso.
Rispetto a 10 anni fa, calcola ancora la Cgia, gli italiani lavorano 17 giorni in piu' per adempiere agli obblighi fiscali. Nel 2002, infatti, la pressione fiscale era pari al 40,5%, quest'anno si attestera' al 45,1%. In virtu' di questa impennata – per la Cgia – i contribuenti italiani hanno subito un forte aumento dei giorni lavorativi necessari per soddisfare le richieste del fisco. Se 10 anni fa occorrevano 148 giorni per raggiungere il giorno di liberazione fiscale, nel 2012 si sono resi necessari ben 165 giorni lavorativi.
Il calcolo della Cgia e' stato fatto prendendo in esame il dato di previsione del Pil nazionale suddividendolo per i 365 giorni dell'anno, ottenendo cosi' un dato medio giornaliero. Dopodiche' si e' considerato il gettito di imposte, tasse e contributi che i contribuenti versano allo Stato e lo si e' diviso per il Pil giornaliero, ottenendo il cosiddetto ''tax freedom day'' che per il 2012 e' ''scoccato'' lo scorso 14 giugno.
Rispetto al 2011, fa notare la Cgia, i giorni lavorativi richiesti quest'anno per assolvere gli obblighi fiscali e contributivi sono aumentati di 10 giorni: 3 di questi sono addebitabili all'introduzione dell'Imu.
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