Cina annuncerà più ampia fluttuazione del renmimbi e rivalutazione sul dollaro

Pubblicato il 8 Aprile 2010 - 17:50 OLTRE 6 MESI FA

Il governo cinese annuncerà nei prossimi giorni una revisione della sua attuale politica monetaria che consentirà una più ampia fluttuazione del valore della sua valuta (il “renmimbi” o “yuan”) assieme ad un piccolo ma immediato aumento del suo valore contro il dollaro, a quanto scrive il New York Times citando fonti a conoscenza di quanto si sta decidendo a Pechino.

Sebbene rimanga la possibilità di un qualche intoppo che potrebbe ritardare l’annuncio, la banca centrale cinese sembra aver fato prevalere la sua tesi per una valuta più forte ma anche più flessibile.

Il modello per l’imminente cambiamento della sua politica monetaria è quanto accaduto nel 2005, quando la dirigenza consentì al renmimbi di apprezzarsi del 2 per cento contro il dollaro e poi di essere scambiato in una gamma giornaliera più ampia, ma con una tendenza verso un ulteriore rafforzamento sul dollaro. Con l’imminente annuncio, tuttavia, la Cina probabilmente sottolineerà che il valore del renmimbi potrà scendere o salire da un giorno all’altro, al fine di scoraggiare un flusso di investimenti speculativi sulla possibilità di una apprezzamento più rapido.

L’accordo emergente in seno alla dirigenza cinese è nato dopo che il ministro del tesoro americano Timothy Geithner ha avuto colloqui giovedì con funzionari cinesi ad Hong Kong e poi con il vice-premier Wang Qishan in Cina.

Durante il mese scorso, il ministero del commercio cinese, molto vicino agli ambienti degli esportatori, ha strenuamente contrastato un rafforzamento della valuta. Ma sembra che abbia perso la sua battaglia per via di altri interessi che sostengono che la Cina è troppo dipendente dal dollaro, che una valuta più flessibile renderebbe più facile gestire l’economia cinese, e che la Cina sta diventando sempre più isolata nel mondo a causa della sua ostinazione a non aumentare il valore del renmimbi dal 2008.

Indicazioni circa la nuova politica monetaria sono state fornite giovedi da Xia Bin, membro del comiato per la politica monetaria della banca centrale cinese. Successivamente Xia ha aggiunto che ”ad un certo punto, quando necessario, è meglio avere un celere apprezzamento per tener lontano capitali specualitivi”.

Xia ha peraltro avvertio che nessuno può aspettarsi un ”improvviso e consistente” apprezzamento del renmimbi sul tipo di quello che il Congresso di Washington vorrebbe ottenere. Molti deputati americani ed economisti dicono che spendendo svariate centinaia di miliardi di dollari ogni anno per tenere basso il valore del renmimbi, la Cina ha reso le sue esportazioni estremamente competitive sui mercati stranieri, e tolto la possibilità di esportare alle aziende manifatturiere degli Stati Uniti e di altri Paesi.