Cipro, cognato Anastasiades accusato: “Fuga di capitali a Londra per 21mln euro”

Pubblicato il 2 Aprile 2013 - 14:59| Aggiornato il 5 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La famiglia del presidente di Cipro avrebbe trasferito 21 milioni di euro a Londra prima del blocco dei conti correnti nelle banche. Libero riporta la notizia del quotidiano cipriota Haravgi. Secondo il quotidiano il cognato di Nicos Anastasiades avrebbe trasferito il denaro tra il 12 e il 13 marzo dalla Laiki Bank prima della firma dell’accordo con l’Unione europea che ha portato alla svalutazione dei conti bancari ciprioti fino al 60% del proprio valore.

La presunta fuga di denaro da parte della famiglia del presidente arriva dopo il condono ai politici di prestiti contratti con le banche, poi fallite, per milioni di euro e potrebbe rientrare nella fuga di capitali per 2,7 miliardi di euro da Cipro alla Ue iniziata ben prima del 28 marzo, giorno di riapertura delle banche e della misura di prelievo forzoso disposta sui conti superiori a 100 mila euro.

Libero quotidiano scrive:

“Secondo il quotidiano cipriota Haravgi l’azienda di proprietà del cognato di Anastasiades avrebbe trasferito, tra il 12 e il 13 marzo, 21 milioni di euro dai propri conti presso la Laiki Bank, la banca poi smantellata per rispettare gli accordi di salvataggio con la Ue. Ma l’azienda di famiglia di Anastasiades non è l’unica sotto accusa. in totale sono 132 i nomi di aziende e privati che avrebbero trasferito all’estero i propri fondi nei giorni immediatamente precedenti il caos nell’isola, per un totale di ben 700 milioni di euro”.

Il presidente di Cipro ha respinto tutte le accuse, spiega Libero, sostenendo che si sia trattato di un “tentativo di distogliere l’attenzione dai responsabili della virtuale bancarotta dell’isola” e si è detto pronto ad affrontare una commissione d’inchiesta per “fare luce sugli eventi che hanno portato al tracollo”.