Citigroup venderà l’oro del Venezuela per recuperare prestito non rimborsato

di Caterina Galloni
Pubblicato il 24 Marzo 2019 - 07:00| Aggiornato il 14 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

Citigroup venderà l’oro del Venezuela per recuperare prestito non rimborsato

ROMA – Citigroup venderà diverse tonnellate di oro venezuelano a garanzia di un prestito di 1,6 miliardi di dollari alla nazione non rimborsato, il che rappresenterebbe un duro colpo finanziario per il regime di Maduro. Secondo fonti a conoscenza dei fatti, la Banca Centrale del Venezuela alla scadenza dell’11 marzo non ha trasferito a Citigroup 1,1 miliardi di dollari che venderà l’oro in garanzia, valutato circa 1,358 miliardi di dollari, così da recuperare l’importo del prestito. 

I 258 milioni di dollari in eccesso, realizzati dalla vendita, saranno depositati in un conto bancario a New York, stando a quanto affermato dalle fonti, ma non accessibile al governo di Maduro e, come ulteriore colpo, secondo Bloomberg, potrebbe essere consegnato a Juan Guaido, il giovane ingegnere che si è autoproclamato presidente ad interim. 

Dal 2014 il governo di Maduro ha utilizzato operazioni finanziarie, swap su oro, in cui si dà oro in garanzia per attingere alle riserve internazionali così da accedere al contante. Nel 2015, il Venezuela ha accettato di concedere l’oro a Citibank e riacquistarlo a marzo 2019 al fine di ottenere un prestito di 1,6 miliardi di dollari. Citibank ha affermato che in seguito alla transazione, era entrato in possesso dell’oro.

Il governo ha utilizzato lo swap quando il paese ha registrato un crollo delle entrate in seguito a vendite petrolifere fiacche che hanno creato una mancanza di moneta forte ma negli ultimi due anni Venezuela ha faticato a recuperare la  garanzia.

Nel tentativo di pagare i creditori e finanziare programmi governativi nel bel mezzo del disastro economico, Maduro ha prosciugato più del 40% dell’oro del paese. La crisi finanziaria del Venezuela è accompagnata da instabilità politica in cui il controllo del governo e dell’esercito è diviso tra il dittatore Nicolas Maduro e il neo-presidente dell’Assemblea nazionale, Juan Guaido. Fonte: Daily Mail