Coldiretti: famiglie e consumi, per il 48% il 2013 più difficile

Pubblicato il 6 Gennaio 2013 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La crisi ha modificato le abitudini di spesa delle famiglie italiane, riducendo in molti casi anche drasticamente i loro consumi, non solo quelli destinati al tempo libero, alle vacanze, alla cultura, ma anche all’abbigliamento, alla loro casa, per non parlare dell’auto. Una situazione che per il 48 per cento delle famiglie italiane, è destinata a peggiorare nel 2013, secondo quanto rivela una analisi Coldiretti/Swg, che vede per il 42% delle famiglie una sostanziale invariabilità e solo per un 10% un miglioramento delle prospettive economiche. In conclusione, l’ottimismo degli analisti economici con la discesa dello spread non sembra trovare riscontro nel quotidiano.

Nel 51 per cento dei casi le famiglie dichiarano già adesso di riuscire a pagare appena le spese senza potersi permettere ulteriori lussi, mentre una percentuale dell’8 per cento non ha un reddito sufficiente nemmeno per l’indispensabile. C’è però anche – continua la Coldiretti – un 40 per cento di italiani che vive serenamente senza particolari affanni economici e l’1 per cento che si può concedere dei lussi.

La maggioranza delle famiglie, nonostante i saldi, ricicla dall’armadio gli abiti smessi nel cambio stagione, con il 53 per cento degli italiani che ha rinunciato o rimandato gli acquisti di abbigliamento ed accessori, che si classificano come i prodotti dei quali si fa maggiormente a meno nel tempo della crisi.

Sul podio delle rinunce insieme ai vestiti si collocano anche i viaggi e le vacanze che sono stati ridotti o annullati dal 51 per cento degli italiani e la frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, dei quali ha fatto a meno ben il 48 per cento.