Carte di credito, Bancomat, bollette: ecco tutte le commissioni che “pesano” sull’estratto conto di dicembre

Pubblicato il 10 Gennaio 2011 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA

Canone della carta di credito, commissioni per l’utilizzo del Bancomat, addebiti per le bollette: sono tante le voci che hanno fatto lievitare l’estratto conto bancario di dicembre 2010 per molti italiani. In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, Alessandra Puato ha spiegato che le commissioni bancarie relative all’ultimo mese dell’anno potranno pesare fino a più di 100 euro sulle tasche dei correntisti.

L’indagine, spiega la Puato, è stata condotta dall’università Bocconi, e “ha coinvolto 12 banche: Ubi, Mps, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bnl, Credem, Banca Sella, Carige, Cariparma, Banco Popolare, Antonveneta, Bpm. Sono stati considerati i conti ordinari, per semplicità di confronto. Si è ipotizzato un conto (vedi grafico) con saldo iniziale di 512 euro, che chiude con un rosso di 683 euro: i 159 euro di commissioni pesano per quasi un quarto”.

Ecco le operazioni più “a rischio”. Nella simulazione “è stato accreditato uno stipendio di 1.550 euro e sono stati versati due assegni, sono pagate le rate di un mutuo e di un prestito, l’Ici e le bollette”.

Le carte

Il canone della carta di credito costa in media circa 30 euro. Nei conti ordinari si paga la tessera del Bancomat: 10 euro nel caso preso in esame dalla Bocconi, ma il massimo può arrivare fino a 15.

Bancomat

I pagamenti con Bancomat nei negozi non generano costi di commissione, ma i prelievi sì: “Per ritirare soldi allo sportello automatico in una banca diversa dalla propria si spendono 2 euro: nel nostro caso, è l’1% di un prelievo di 200 euro. È tanto, soprattutto perché da novembre, su intervento dell’Antitrust, i prezzi all’ingrosso delle operazioni Bancomat sono scesi. Il costo vivo per la banca è solo di 56 centesimi: un quarto rispetto a quanto chiesto alla clientela. L’alternativa è prelevare al Bancomat della propria banca, dove il costo è zero. Mai, però, allo sportello fisico, in agenzia: dove per avere i propri soldi si devono sborsare fino a 3 euro”. Nella simulazione della Bocconi, per prelevare 150 euro se ne pagano 2: il 3%.

Bollette

Se l’addebito è con domiciliazione, “di solito è gratis, ma in qualche caso si paga fino a 1,5 euro. Anche saldare luce, telefono e gas via Internet ormai comporta una spesa: fra 80 centesimi e 2 euro”. Se le bollette vengono pagate allo sportello, il costo può “schizzare” a 5 euro.

Prestiti e mutui

Per i finanziamenti a titolo personale, il cliente paga una cifra compresa tra 1 euro e 1,50 euro.

Bonifici

Se viene effettutato allo sportello, costa, in proporzione, molto di più che se eseguito online: “Se è su altra banca, infatti (e con addebito in conto, attenzione: se fosse per contanti costerebbe ancora di più, oltre 8 euro) si paga fra i 3,5 euro e i 5 euro. Online, “ce la si può cavare con una spesa di un euro-un euro e mezzo”.

Deposito titoli

La gestione e l’amministrazione di un dossier con titoli di Stato e azioni “porta sull’estratto conto di dicembre, nel nostro caso, una spesa di 50 euro”.