Condizionatori, col bonus fino al 65% di detrazioni. Guida a un uso corretto e al risparmio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Giugno 2019 - 16:41 OLTRE 6 MESI FA
Condizionatori, col bonus fino al 65% di detrazioni. Guida a un uso corretto e al risparmio

Condizionatori, col bonus fino al 65% di detrazioni. Guida a un uso corretto e al risparmio

ROMA – Acquistando un climatizzatore, un deumidificatore o una pompa di calore è infatti possibile beneficiare di alcune agevolazioni fiscali. E’ prevista una detrazione del 65% per condizionatori con pompa di calore ad alta efficienza energetica che sostituiscono l’impianto di riscaldamento esistente o l’impianto di climatizzazione.

Al cittadino oppure all’impresa spetta una detrazione Irpef Ires con un tetto di spesa pari a 46.154 euro. La detrazione è invece del 50% per un nuovo impianto a pompa di calore che punta al risparmio energetico e con una ristrutturazione edile, anche straordinaria. Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro fino al 31 dicembre 2019.

Come risparmiare, i consigli Enea. L’arrivo del grande caldo, con temperature superiori ai 30 gradi, fa spesso scattare la corsa ai condizionatori. Ma per farli funzionare al meglio, Enea fornisce 10 indicazioni pratiche che consentono di ottenere benefici ambientali e risparmi fino al 7% sul totale della bolletta elettrica.

Il primo suggerimento riguarda la scelta del condizionatore. Sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore. Un nuovo condizionatore di classe A consuma all’anno circa il 30% in meno rispetto a un vecchio modello di classe C. I condizionatori con tecnologia inverter sono più costosi di quelli con tecnologia on-off, ma consumano meno energia e sono preferibili quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito.

Per l’acquisto di un climatizzatore a pompa di calore, se destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, si può usufruire del bonus casa, dell‘ecobonus e del Conto termico 2.0. E’ importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda, che invece tende a salire.

Secondo l’Enea non serve impostare il condizionatore su temperature molto basse. Due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono sufficienti. Spesso può essere sufficiente la funzione “deumidificazione“: l’umidità fa percepire una temperatura più elevata di quella reale.

Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile. Si raffredda solo il corridoio. Ogni locale ha bisogno del suo condizionatore.

E’ importante non lasciare porte e finestre aperte: fanno entrare aria calda e costringono l’apparecchio ad un lavoro supplementare, con un conseguente dispendio di energia.

I tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione vanno coibentati. Se vengono esposti direttamente ai raggi solari, rischiano di danneggiarsi. Inoltre è opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta completamente al sole e alle intemperie.

E’ consigliabile usare il timer e la funzione ‘notte’, per ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio. Meglio evitare di lasciare il climatizzatore acceso per l’intera giornata, ma solo quando si è presenti in casa.

Infine, i filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane: si tratta del luogo dove si annidano frequentemente muffe e batteri dannosi. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas. (fonte AdnKronos, Ansa)