Congedo di paternità raddoppiato e obbligatorio: le nuove regole da gennaio 2013

Pubblicato il 11 Marzo 2013 - 13:26| Aggiornato il 20 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il congedo di paternità raddoppia e diventa obbligatorio per i dipendenti privati che abbiano avuti bambini dal 1 gennaio 2013. I congedi parentali sono due, uno obbligatorio di un giorno e uno facoltativo di massimo 2 giorni.  I neo papà potranno utilizzarli entro il quinto mese di vita del bimbo, ma non potranno dividerli in ore su più giorni. Entrambi i congedi, sia obbligatorio che facoltativo, prevedono la retribuzione e sono coperti da contributi.

Le nuove norme per il congedo sono previste dalla riforma Fornero e si applicano esclusivamente al settore privato, spiega Italia Oggi. Per ora dunque ai dipendenti pubblici non spettano i due congedi, ma un protocollo del ministero della Pubblica amministrazione spiega che con l’emanazione di specifiche norme da parte dello stesso ministero le nuove regole sui congedi potrebbero essere estese anche ai suoi dipendenti.

I CONGEDI – Le norme prevedono due congedi. Il primo è obbligatorio e della durata di 1 giorno lavorativo. Il secondo congedo è di tipo facoltativo e di massimo due giorni: il neo papà potrà scegliere se prendere 1 o 2. Non sarà possibile fruire dei congedi frazionandoli in ore, ma andranno presi a giornate.

A CHI SPETTANO – Il congedo spetta ai lavoratori dipendenti che abbiano un contratto di lavoro di tipo subordinato e ai lavoratori del settore privato. I congedi possono essere utilizzati fino al quinto mese di vita del bambino e si applicano ai nati a partire dal 1 gennaio 2013.

IL TRATTAMENTO – Il congedo, sia obbligatorio che facoltativo, viene retribuito ed è coperto da contribuzione.