Giovane, per entrare nel mondo del lavoro la porta è l’apprendistato

Pubblicato il 16 Febbraio 2012 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA

Elsa Fornero (Lapresse)

ROMA – “Più contratti da apprendistato per i giovani”, e il governo aiuterà le imprese: gli imprenditori che adotteranno questo modello potranno infatti dedurre le spese dall’Irap. E’ questa, secondo quanto spiega un articolo del Corriere della Sera, una delle principali novità proposte dal ministro Elsa Fornero per la riforma del Lavoro. Inoltre, spiega Repubblica, si discute di una formula, mutuata dalle assicurazioni, il “bonus malus”: i precari costeranno di più all’azienda, ma una volta trasformati in tempo indeterminato, l’aggravio sarà del tutto restituito.

Secondo il Corriere della Sera, in questo modo “va sicuramente incentivata la capacità dell’apprendistato di stabilizzare il lavoratore”. Nel 2009 solo il 12% degli apprendisti sono diventati dipendenti a tempo indeterminato. Naturlamente, spiega Repubblica, saranno esclusi i tipici contratti a tempo.

Attualmente l’apprendistato, spiega il Corriere, “è un rapporto a tempo indeterminato: le parti non possono recedere dal contratto, durante il periodo di formazione, in assenza di una «giusta causa» o di un «giustificato motivo»”.

Il Testo Unico, voluto dall’ex ministro Maurizio Sacconi, prevede tre tipologie di contratto, spiegate dal Corriere della Sera: “Apprendistato per la qualifica professionale, rivolto ai giovanissimi, dai 15 anni di età; con durata massima di 3 anni. Apprendistatoprofessionalizzante o contratto di mestiere, per i giovani fino a 29 anni di età che intendano completare il proprio iter formativo e/o professionale. Durata massima: 6 anni. Apprendistato di alta formazione e ricerca, per i giovani dai 18 ai 29 anni, che vogliano ampliare le proprie competenze con un percorso formativo di ricerca, dottorato e/o praticantato”.

Il Corriere spiega che “il datore di lavoro può portare in deduzione, ai fini Irap, le spese per i lavoratori assunti come apprendisti. Ma può anche assumere, come apprendisti, lavoratori in mobilità. Per i contratti di apprendistato stipulati dal 1˚ gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 è previsto, per i datori di lavoro che occupano fino a 9 addetti, uno sgravio contributivo totale per i periodi contributivi maturati nei primi tre anni di contratto e pari al 10% per gli anni successivi (per gli altri l’aliquota è pari al 10%)”.