Coronavirus. Il rischio della bomba sociale al Sud. La miccia è accesa, i primi segnali

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Marzo 2020 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus. Il rischio della bomba sociale al Sud. La miccia è accesa, i primi segnali

Coronavirus. Il rischio della bomba sociale al Sud (Ansa)

ROMA – “Bisogna fare in fretta, più che in fretta. Se gli aiuti del governo nazionale e regionale arrivano tra quindici giorni, e altri quindici servono per distribuirli, rischiamo grosso. L’annuncio sarebbe un boomerang. Il disagio si trasformerebbe in violenza”. Così in un’intervista a La Stampa il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. 

Giovedì scorso un gruppo non meglio identificato di persone è entrato in un supermercato di Palermo e ha tentato di uscire senza pagare la spesa: “Si tratta di un episodio – ha spiegato Orlando – risolto dalla rete degli assistenti sociali del Comune, ma accompagnato da una serie di messaggi sul web e sui social sconsiderati, che rischiano di creare un clima di destabilizzazione: dobbiamo garantire la presenza del ‘medico’ per impedire che arrivi lo ‘stregone'”.

E lo stregone è la mafia, che non aspetta altro che di sostituirsi allo Stato. Sullo stesso quotidiano, La Stampa, il direttore Maurizio Molinari, mentre critica una certa inerzia nell’azione del Governo, mette in guardia dall’esplosione della bomba sociale seguita all’emergenza sanitaria prima ed economica poi. 

“Il terzo fronte di emergenza è l’ ordine pubblico. Si affaccia nel Sud con gli assalti ai forni del pane e gli scippi delle buste della spesa in Sicilia descrivendo il rischio che l’ impossibilità di guadagnare per un periodo prolungato – soprattutto nel caso del lavoro in nero – inneschi disordini e violenza su un territorio dove la criminalità organizzata resta temibile”. (fonti Agi e La Stampa)