“Stato disonesto con le aziende”. Passera: 100 miliardi non pagati

Pubblicato il 14 Marzo 2012 - 15:34 OLTRE 6 MESI FA

Corrado Passera (Lapresse)

ROMA – La Pubblica Amministrazione non paga le aziende, che per questo motivo spesso finiscono per chiudere sopraffate dal debito. E il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, non si nasconde dietro a un dito ma anzi si è schierato dalla loro parte, intervenendo ad un convegno di Unicredit ha detto: “I crediti non pagati alle aziende da parte della Pubblica Amministrazione superano i 100 miliardi di euro. E’ un comportamento che sfiora la disonestà”.

Gli imprenditori sono sempre più pressati dai creditori e impotenti nei confronti di un debitore con cui è impossibile rifarsi: lo Stato. Ecco perché, prosegue Passera, “ci siamo presi il compito di ridurli, lo porteremo fino in fondo: pensate solo a cosa significherebbe per l’economia rimettere in circolo questa somma”.

Con le misure per “la stabilità dei conti e della finanza pubblica, perché non ci fosse minimamente il rischio di un contagio da altri Paesi”, il Governo ”ha pensato subito a mettere in moto anche misure perché ci siano le condizioni per la crescita”.

Il ministro dello Sviluppo ha poi invitato a constatare che ”i vari pezzi di questo piano prendono forma”, e che l’azione del governo si traduce ”in un unico piano che ha un indice molto chiaro: la competitività delle imprese, per poi lavorare al credito ed alle altre voci di costo, come l’energia che è un’altra nostra profonda area di non competitività” e sarà al centro di ”decreti che sono dietro l’angolo”. Per Passera il governo affronterà ”con scelte coraggiose questi centri di costo”. Così come ”deve andare avanti” su fronti come le semplificazioni. Ma anche ”la produttività e le regole sul lavoro”. E del lavoro il ministro dice: ”Il futuro è legato al lavoro, il lavoro è la priorità, ed il lavoro si fa attraverso al crescita”.