Crisi: gli italiani risparmiano sulle auromobili, spesa calata del 2,9% nel 2009

Pubblicato il 4 Agosto 2010 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA

Diminuisce, per la prima volta dal 1990, la spesa degli italiani per l’acquisto e l’utilizzo della propria automobile. Nel 2009 hanno speso circa 165 miliardi di euro, -2,3% rispetto al 2008.

Lo evidenzia l’Aci nel suo annuario statistico 2010, nel sottolineare il contemporaneo aumento delle auto in circolazione che raggiungono quota 36.371.790 unità, per una crescita sull’anno precedente di oltre 265mila unita’. Si è anche ridotto – rileva l’Aci – il prelievo fiscale per tutti i veicoli: nel 2009 sono stati versati nelle casse del fisco 57,5 miliardi, -5,6% sul 2008.

Quella per l’automobile – sottolinea l’Aci – è la terza voce di spesa per le famiglie italiane, dopo la casa e l’alimentazione. Il prelievo fiscale incide per circa un terzo. La voce più consistente di spesa è rappresentata dall’acquisto dell’auto: 58 miliardi di euro (+0,4%). In calo la spesa per la RC auto, che è stata di circa 15,7 miliardi di euro (-3,4% rispetto al 2008) e quella relativa ai carburanti: 40 miliardi di euro (-10%), su cui ha inciso un prelievo fiscale del 59%.

Sembra consolidarsi – rileva l’Aci – una spesa più oculata: si sceglie ad esempio il ”fai da te” per il rifornimento di carburante e si sfrutta al meglio la concorrenza nella RC auto cambiando compagnia anche ad ogni rinnovo. ”Ulteriori risparmi – sottolinea il presidente dell’Aci Enrico Gelpi – potrebbero venire da una tassazione più equa. Il bollo deve tornare ad essere bollo di circolazione, pagato in proporzione ai chilometri percorsi e in base alle emissioni di CO2”.

Secondo Gelpi, inoltre, gli eco-incentivi ”vanno nuovamente introdotti, per evitare la crisi di un settore così strategico e di rilevanza sociale come quello dell’auto, ma anche per favorire l’acquisto di auto più moderne, più ecologiche e che abbiano di serie i principali dispositivi di sicurezza”. Se diminuisce la spesa per Rc Auto e carburanti, aumenta invece quella per l’acquisto, svettata a 58,2 miliardi di euro (+0,4%). Aumenta anche l’esborso per la manutenzione, a 25,4 miliardi (+2%), per i pneumatici (7,3 miliardi,+0,2%), per i parcheggi (8,1 miliardi,+1%) e per la tassa automobilistica (5,5 miliardi,+0,5%). L’ultimo posto della classifica per voce di spesa sostenuta è occupato dai pedaggi autostradali con 4,1 miliardi di euro (+0,8%).