Ministro Grecia: “L’Italia mascherò meglio i conti, così entrò nell’euro”

Pubblicato il 24 Febbraio 2010 - 18:15 OLTRE 6 MESI FA

Il vicepremier greco Theodoros Pangalos

L’Italia ha mascherato meglio  della Grecia la situazione delle proprie finanze per assicurarsi l’ingresso nell’eurozona. Lo ha detto il vicepremier greco Theodoros Pangalos in una intervista alla Bbc. “Semplicemente – ha spiegato Pangalos – metti alcune somme di denaro nell’anno successivo. E’ quello che hanno fatto tutti e la Grecia ha fatto in misura minore, per esempio, dell’Italia”.

L’Unione Europea ha chiesto alla Grecia di fornire chiarimenti sulla sottoscrizione di derivati con banche statunitensi che potrebbero aver aiutato Atene a mascherare l’entità del suo debito e del deficit prima dell’ingresso nell’eurozona. Pangalos ha quindi criticato il modo in cui la Germania si sta ponendo nei confronti della crisi greca: ieri il ministro delle finanze tedesco ha dichiarato che la Grecia deve uscire da sola dalla precaria situazione delle sue finanze pubbliche e che non può aspettarsi un salvataggio da parte della Germania o dell’Unione Europea.

In particolare, Pangalos ha ricordato come Atene non abbia mai ricevuto compensazioni per l’impatto economico dell’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale: “Si sono presi l’oro che era custodito nella Banca della Grecia e il denaro greco e non l’hanno mai restituito”, ha detto Pangalos, aggiungendo che questa è una questione che prima o poi dovrà essere affrontata.

“Non dico che la Germania debba necessariamente restituire il denaro, ma che dovrebbe almeno dire grazie”, ha detto ancora Pangalos sottolineando che Berlino non dovrebbe essere così tassativa in materia di gestione economica. Il vicepremier ha quindi osservato che la situazione della Grecia non sarebbe giunta a tal punto se ci fosse stata una leadership più forte nella Ue. “La qualità dell’odierna leadership nell’Unione è davvero molto mediocre”, ha concluso Pangalos ricordando come sia stato migliore il periodo degli anni ’80 quando Jacques Delors era alla guida della Commissione Europea ed Helmut Kohl, Francois Mitterrand e Margaret Thatcher erano al governo in Germania, Francia e Gran Bretagna.