Emergenza crisi: un italiano su tre favorevole all’aumento delle tasse

Pubblicato il 25 Novembre 2011 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il 50% degli elettori Pdl dice sì alla patrimoniale e no ai licenziamenti facili mentre un italiano su tre è favorevole all’aumento delle tasse, ma solo se fatto in base al reddito.

E’ la fotografia dell’elettorato italiano che fa un sondaggio Demos sulle misure per fronteggiare l’emergenza crisi. I partiti per ora sono spaccati.

Il 31% degli intervistati è favorevole ad un aumento delle tasse sui patrimoni e le rendite finanziare, mentre il 29% pone come condizione l’aumento solo se proporzionale al reddito.

Patrimoni e sui redditi da rivedere sono l’opzione anti-crisi più scelta dagli elettori di centrosinistra e del Terzo polo. “Nella lista delle possibili misure, troviamo poi (molto staccate) la vendita di una parte del patrimonio pubblico (18%) e il condono fiscale ed edilizio (9%). Le proposte di aumentare l’età delle pensioni o di ridurre gli investimenti per i servizi sociali occupano le ultime due posizioni della graduatoria e, soprattutto, vengono indicate come inaccettabili da una quota significativa di intervistati. L’opposizione a questo tipo di misure risulta politicamente piuttosto trasversale e, nel centro-destra, appare netta in particolar modo tra i leghisti. Tendenze analoghe si registrano sulle proposte di riformare il mercato del lavoro rendendo più facili i licenziamenti: tale soluzione è respinta da oltre i due terzi dei rispondenti, e anche dalla maggioranza degli elettori del Pdl (52%)”. Così come sulle pensioni, non si registrano peraltro spaccature rilevanti fra le generazioni: sono anzi i giovani a dirsi meno disponibili (77%)”, scrive Repubblica.