Cura da cavallo per il deficit francese: in tre anni Sarkozy vuol portarlo dal 7,7% al 3%

Pubblicato il 29 Settembre 2010 - 23:51| Aggiornato il 30 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Il deficit della Francia per il 2010 sarà al 7,7% del Pil, nel 2011 al 6% e nel 2013 al 3%, soglia fissata dal patto di stabilità europeo. Lo prevede il governo di Parigi nella sua legge di programmazione finanziaria per il 2011, mantenendosi in linea con le stime presentate durante l’estate. Il debito pubblico francese, stima ancora l’esecutivo, continuerà invece a crescere, raggiungendo l’82,9% del Pil nel 2010, l’86,2 nel 2011 e il picco storico dell’87,4% nel 2012, per poi tornare a scendere nel 2013.

La riduzione del deficit pubblico (Stato, enti locali e sistema di welfare), spiega ancora il progetto di legge finanziaria in discussione al consiglio dei ministri francese, sarà realizzata principalmente grazie a una ”riduzione storica” del solo deficit di bilancio dello Stato, che passerà dai 152 miliardi di euro di quest’anno, sui cui gravano gli esborsi per il piano di rilancio e il “grande prestito” a sostegno dell’economia, a 92 miliardi nel 2011.

Tra le misure di risparmio inserite nel provvedimento spicca una riduzione ”senza precedenti” delle nicchie fiscali, vantaggi contributivi concessi a determinate categorie, che nelle previsioni del ministero del Bilancio frutterà 9,4 miliardi di euro nel 2011 e altri 2,1 miliardi nel 2012. Previsto inoltre un taglio di 31.638 posti di lavoro nella funzione pubblica.