Crisi in Grecia: analisti delusi, accordo Ue troppo vago

Pubblicato il 11 Febbraio 2010 - 16:06 OLTRE 6 MESI FA

L’intesa sulla Grecia fra i leaders europei non ha convinto i mercati.

Gli investitori sono rimasti delusi dalla vaghezza delle affermazioni dei 27  e, nonostante i modesti guadagni delle Borse, l’Euro è sceso a 0.9 nei confronti del dollaro statunitense.

L’accordo prevede una implicita assicurazione di aiuto ad Atene, qualora avesse difficoltà a risanare il debito pubblico ad aprile e maggio.

Intanto la Grecia dovrà attuare rigorosamente il suo piano di risanamento ed essere pronta a prendere misure supplementari se ce ne sarà bisogno. Questo il messaggio principale contenuto nella dichiarazione dei 27 leader della Ue riuniti a Bruxelles. Di seguito il testo integrale della dichiarazione.

«Tutti i membri dell’area euro devono portare avanti politiche nazionali solide in linea con le regole. Hanno una responsabilità condivisa per la stabilità economica e finanziaria dell’area. In questo contesto sosteniamo gli sforzi del governo greco e i loro impegni a fare tutto il necessario, compresa l’adozione di misure addizionali, per assicurare che gli obiettivi ambiziosi del programma di stabilità per il 2010 e gli anni successivi siano raggiunti. Chiediamo al governo greco di attuare tutte queste misure in modo rigoroso e determinato, per ridurre il deficit del 4% nel 2010 in modo efficace.

Invitiamo il Consiglio Ecofin ad adottare nel suo incontro del 16 febbraio le raccomandazioni alla Grecia basate sulla proposta della Commissione e sulle misure supplementari che la Grecia ha annunciato. La Commissione monitorerà da vicino l’attuazione delle raccomandazioni insieme alla Bce e proporrà le misure supplementari necessarie, basandosi sull’esperienza dell’Fmi. Una prima valutazione sarà fatta a marzo. I membri della zona euro intraprenderanno, se necessario, azioni determinate e coordinate per salvaguardare la stabilità finanziaria in tutta la zona euro. Il governo greco non ha richiesto alcun sostegno finanziario».