Crisi, ci sono ancora 124 milioni di incentivi da spendere

Pubblicato il 26 Settembre 2010 - 18:40 OLTRE 6 MESI FA

Le risorse per gli incentivi alla domanda in alcuni settori, stanziate questa primavera, sono state spese solo per poco più della metà. Dei 300 milioni di euro a disposizione, ne sono stati stanziati al momento il 58%. Resterebbero oltre 124 milioni di euro ancora da spendere.

C’è da considerare che la partita incentivi resta aperta fino alla fine del 2010 ed è anche possibile che, a ridosso della scadenza, ci sia la solita corsa allo sconto dei ritardatari dell’ultim’ora. Per motocicli, nautica e macchine agricole i fondi sono esauriti, mentre per gli elettrodomestici ci sarebbero oltre 19 milioni ancora da spendere (il 38% dei fondi originariamente a disposizione per questo settore).

Vicino all’esaurimento fondi anche il comparto delle cucine componibili (che ha visto una prenotazione delle risorse pari a quali l’83% dei fondi disponibili). Ci sono però alcuni settori dove si è speso, almeno fino a questo momento, molto meno di quanto era stato previsto: per l’efficienza energetica industriale, secondo quanto si apprende, finora gli sconti hanno assorbito lo 0,21% delle risorse a disposizione; per le gru a torre poco più del 14% e per gli immobili ad alta efficienza energetica il 21%.

Alcuni settori sono stati particolarmente preferiti dai consumatori. Sono oltre 150.000 le famiglie italiane, per esempio, che hanno approfittato degli incentivi decisi questa primavera per comprare la lavastoviglie. Bene anche i piani cottura, i forni le cucine a gas. Anche le più impegnative cucine componibili sono state super-gettonate: con gli incentivi finora ne sono state acquistate 71.000.

I motorini, a causa dell’esaurimento dei fondi del loro comparto, si sono invece fermati a quota 24.570. Soldi finiti anche per la nautica con l’acquisto di 1.300 tra motori fuoribordo e stampi per scafi. Per i settori dove sono ancora a disposizione i fondi è possibile usufruire degli sconti fino alla fine dell’anno. Per gli altri comparti, per i quali i soldi sono finiti, occorrerà verificare se verrà emanato un provvedimento per la redistribuzione delle risorse che avanzeranno.