Crisi, incontro Draghi-Sarkozy a Parigi per il G20

Pubblicato il 11 Ottobre 2010 - 20:59 OLTRE 6 MESI FA

Mario Draghi

Faccia a faccia fra il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nella sua veste di numero uno del Financial Stabilty Board in vista dell’assunzione, oggi a Parigi: l’incontro si è tenuto in vista dell’assunzione, da parte della Francia, della presidenza del G20.

In arrivo da Washington dove ha partecipato al vertice dell’Fmi, Draghi ha incontrato il presidente francese nel pomeriggio dell’11 ottobre per quelle che l’Eliseo ha definito ”normali consultazioni”, escludendo così che l’argomento dei colloqui potesse allargarsi alla corsa per la presidenza Bce, per la quale il governatore è indicato come uno dei possibili successori di Jean-Claude Trichet insieme al tedesco Alex Weber.

Il programma dei lavori del G20 prevede una riunione in Corea il 22 e il 23 ottobre con i governatori delle banche centrali e i ministri finanziari, mentre l’11 e il 12 novembre sarà la volta dei capi di Stato a Seoul. Subito dopo la Francia prenderà il testimone della presidenza G20 e, a inizio 2011, anche quella del G7.

Il confronto con Draghi è volto così a definire l’agenda dei lavori dell’Fsb che al vertice di Londra dell’aprile 2009, dopo l’esplosione della crisi, ha ricevuto il mandato di riscrivere le regole della finanza.

Al prossimo vertice di Seoul l’attesa è comunque sul tema dei cambi che sarà messo in agenda dalla presidenza sudcoreana. Sarkozy ha già annunciato che la questione sarà una delle priorità del suo mandato G20 per arrivare a un nuovo ordine monetario a livello mondiale.

”Oggi, nel 2010, non abbiamo un solo posto dove, nel mondo, noi possiamo parlare di questioni monetarie”, aveva spiegato il presidente francese che nei giorni scorsi ha avuto contatti con il premier cinese, Wen Jiabao, sulla possibilità di un accordo sulle valute, alla luce del valore dello yuan cinese, ritenuto sottostimato da Ue e Usa.

Colloqui che avrebbero suscitato qualche malumore negli Stati Uniti e perplessità nei tedeschi sulla creazione del ‘nuovo ordine monetario’. Nell’agenda Fsb d’altra parte il vertice di Seul dovrà dare il ‘visto finale’ alle regole di Basilea3 ma servirà anche ad affrontare altri temi come la riduzione della dipendenza dalle agenzie di rating e la regolamentazione dei derivati ma soprattutto il problema delle banche ‘too big to fail’ (troppo grandi per fallire) che le nuove norme internazionali non risolvono.