Crisi; la Fed lancia nuovi stress test. Valutato anche il rischio Ue

Pubblicato il 22 Novembre 2011 - 23:41| Aggiornato il 23 Novembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, 22 NOV – Nuovi stress test per le banche americane: a essere sottoposte agli esami della Fed saranno 31 istituti, un numero superiore rispetto ai 19 che vi hanno partecipato all'inizio dell'anno. Le maggiori 6 banche – secondo le linee guida fissate dalla Fed -, dovranno anche testarsi contro il rischio Europa. Tutti e 31 gli istituti all'esame della Fed hanno asset per oltre 50 miliardi di dollari.

Le banche dovranno presentare alla banca centrale entro il 9 gennaio i propri piani annuali di capitale, per dimostrare che hanno ''capitale sufficiente per continuare a erogare credito ad aziende e famiglie anche in condizioni avverse, e saranno in grado di rispettare i nuovi standard di Basilea quando saranno attuati negli Stati Uniti''.

La Fed, che pubblichera' i risultati degli stress test per le 19 maggiori banche, valutera' i piani e approvera' la distribuzione di dividendi e di altro capitale solo ''per le societa' che saranno in grado di dimostrare di avere una forza finanziaria sufficiente a operare con successo in condizioni macroeconomiche e finanziarie di stress, anche dopo la distribuzione del capitale''.

Le banche dovranno testarsi in base a quattro ipotetici scenari, due definiti dalla Fed e due dalla banca stessa. Uno degli scenari della banca centrale prevede una severa recessione, con un tasso di disoccupazione al 13% all'inizio del 2013, una forte contrazione dell'economia americana e un calo nell'attivita' economica globale''.

L'obiettivo degli stress test e' ''assicurare che le istituzioni abbiano piani di capitale robusti che tengano conto di rischi unici e assicurare che abbiano capitale sufficiente per continuare a operare in tempi di stress economico e finanziario'' aggiunge la Fed. Alle sei maggiori banche verra' chiesto di stimare le potenziali perdite in caso di un ipotetico shock globale sul mercato. Lo shock sul ''mercato globale e' basato su movimenti dei prezzi di mercato simili a quelli sperimentati nella seconda meta' del 2008, periodo di significativa volatilita', con aggiustamenti fatti per incorporare forti movimenti movimenti dei prezzi di mercato sul mercato del debito e finanziario europeo''. .