Crisi, la ricetta di Stiglitz/ ”Più tasse per i ricchi e nazionalizzazione delle banche”

Pubblicato il 9 Maggio 2009 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

Più tasse per i ceti abbienti; lotta contro i paradisi fiscali; preferire dove possibile la nazionalizzazione delle banche al loro salvataggio; destinare importanti stimoli e politiche di bilancio alle economie emergenti. Il tutto in un’ottica di rispetto dell’ambiente, che può avere «un impatto economico sia sul breve che sul lungo termine».

Sono queste alcune delle trenta raccomandazioni che sono state inviate ai grandi del G8 dal “Shadow GN”, un progetto capeggiato dal premio Nobel per l’Economia, l’ americano Joseph Stiglitz, e dall’economista francese Jean-Paul Fitoussi, riunitisi alla Luiss di Roma insieme ad un pool di esperti internazionali, a quanto riferisce La Stampa.

Le trenta raccomandazioni vertono tutte sulla necessità di «costruire un mondo più coeso», come ha spiegato Stiglitz, sottolineando come «la maggior parte dei paesi del mondo non ha risorse proprie per dare stimolo all’economia». Fra i punti evidenziati invece da Fitoussi, c’è la necessità di «un sistema di tassazione più progressivo, dove non ci sia più tax competition o social security competition, anche attraverso forme di collaborazione fra i diversi stati». Anche le politiche di stimolo di bilancio, «devono essere stabilite a livello globale», spiega l’economista francese, mentre Stiglitz ricorda quanto «i paesi emergenti siano stati quelli maggiormente colpiti dalla crisi».

Sul fronte delle politiche monetarie, nella bozza di documento che verrà inviata al G8 si legge come «una delle lezioni che emergono dalla crisi è la necessità di ridefinire il significato di stabilità finanziaria e macroeconomica». Una necessità che si ricollega anche al capitolo dei salvataggi, per i quali «i governi devono mostrare particolare attenzione all’impatto sul bilancio, all’equità sociale e soprattutto alle ripercussioni sul credito». Perchè, spiega la bozza, «abbiamo imparato che la ricapitalizzazione non porta necessariamente a più prestiti». Secondo l’associazione, «in molti casi la nazionalizzazione di istituzioni finanziarie in crisi rappresenta un’opzione migliore dei salvataggi», anche perchè così «il management pubblico può riavviare immediatamente l’attività di prestito».

La bozza richiama anche alla necessità di una regolamentazione ed una governance più globali, sottolineando in particolar modo la necessità che gli hedge fund vengano assoggettati alla vigilanza prudenziale. E anche sul fronte della governance, Stiglitz e Fitoussi chiedono che venga instaurato un «meccanismo per il coordinamento delle politiche internazionali, a cui partecipino non solo i principali paesi ma anche gli organismi internazionali più rilevanti».