Crisi, le banche americane tagliano i contributi ai politici

Pubblicato il 31 Gennaio 2010 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA

Fino a pochi anni fa, una grossa quota dei finanziamenti ai membri del Congresso americano arrivava dalle banche e dal settore finanziario in generale. Ma la crisi, che proprio dagli eccessi a Wall Street è partita, ha costretto molti istituti di credito a tagliare pesantemente la voce “contributi ai politici”.

I dati resi noti dalla commissione per le elezioni federali parlano chiaro: le banche, che in questi ultimi mesi hanno ricevuto sostanziosi aiuti pubblici grazie al programma Tarp, hanno versato “solo” due milioni di dollari nel 2009 alle cosiddette “political action committee” (le commissioni previste dalla legge americana per veicolare i contributi di privati e aziende ai membri del Congresso).

Il 41% in meno rispetto ai 3,4 milioni di due anni fa, quando la tempesta dei subprime aveva dato le prime avvisaglie, ma a Wall Street si era ancora nel pieno della “finanza champagne”.