Padoan (Ocse): “L’Euro debole aiuta la Ue, ma in Italia ammortizzatori sociali rudimentali”

Pubblicato il 17 Giugno 2010 - 16:12 OLTRE 6 MESI FA

Pier Carlo Padoan

Un euro debole “aiuta la crescita europea ma non è la soluzione”; le manovre di correzione dei conti pubblici che si stanno avvicendando nei diversi Paesi europei sono “indispensabili”. E’ questa la posizione del vice segretario e capo economista dell’Ocse, Pier Carlo Padoan, che considera una moneta unica a “1,2 sul dollaro molto meglio che a 1,5”, almeno per uscire dalla crisi economica.

Padoan ha, inoltre, anche previsto la possibilità “di un’ulteriore discesa dell’euro”, “visto che storicamente le oscillazioni dei cambi possono essere lunghe”. Sempre parlando a margine della conferenza internazionale su ‘investimenti di lungo periodo nell’età della globalizzazioné, riguardo alla manovra italiana da 24,9 miliardi di euro, Padoan ha spiegato: “Non l’abbiamo ancora valutata, l’Ocse farà il suo rapporto nei prossimi mesi”.

Ma all’Italia Padoan non ha risparmiato qualche critica. Secondo l’economista Ocse, infatti, “Il sistema degli ammortizzatori sociali in Italia è rudimentale, va migliorato”.  Per quanto riguarda la cassa integrazione guadagni ha spiegato: “E’ un sistema di tamponamento, bisogna cambiare la logica del sistema”.

Bene, invece, l’Italia per quello che riguarda la situazione dei conti pubblici. Secondo Padoan, infatti, “resta confermato che per la dinamica del debito pubblico l’Italia si trova molto meglio, di molti altri Paesi che hanno un debito più basso, ma la cui dinamica è molto più pericolosa”.