Crisi, persi 480 posti di lavoro al giorno dal 2008 a oggi

Pubblicato il 10 Febbraio 2013 - 12:16| Aggiornato il 14 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La recessione ha cancellato 480 posti di lavoro al giorno. Il dato arriva dall’ufficio studi di Confartigianato. Nell’aprile del 2008 le persone con un lavoro in Italia erano 23 milioni e 541mila. All’epoca nella fascia di età tra i 20 e i 64 anni la percentuale di occupati era il 63%, non bassa ma comunque sotto gli obiettivi di Lisbona del 69%.

Nel dicembre del 2012 gli occupati, ha rilevato l’Istat, erano 22 milioni e 723mila, 818mila in meno di quattro anni e mezzo prima. E con il tasso dioccupazione tra i 20 e i 64 anni sceso al 61%.

Dal 2008 al 2012 sono diminuiti soprattutto gli occupati sotto i 35 anni, crollati del 20%. C’è stato, al contrario, un aumento di lavoratori con più di 55 anni, cresciuti di 600mila unità. Un aumento frutto dell’innalzamento dell’età pensionabile dovuto alla riforma Fornero e dalla precedente riforma Sacconi, come sottolinea il Corriere della Sera.

In questi anni sono diminuiti anche gli occupati a tempo pieno, calati del 5,1%, mentre quelli part-time sono aumentati dell’11,3%. Raddoppiati, invece, i disoccupati: da 1,4 milioni prima della crisi a 2,8 milioni oggi.

Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, conseguenza di periodi di crisi come questo, negli ultimi 4 anni sono costati 53 miliardi.

Tra i settori più colpiti quello dell’artigianato, e tutti i lavoratori in proprio, passati da 4 milioni nel 2008 a 3,6 milioni oggi.