Crisi, Obama firma la riforma: “Ora pensiamo alla gente, non alle banche”

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 18:02 OLTRE 6 MESI FA

Barack Obama

Il presidente Barack Obama ha promulgato oggi la riforma finanziaria affermando che le nuove misure si tradurranno nelle ”maggiori protezioni finanziarie dei consumatori nella storia” con un nuovo organo di vigilanza che avrà un unico compito: ”Pensare alla gente, non alle grandi banche”.

”L’obiettivo del Consumer Protection Bureau sarà di proteggere la gente, non la grandi banche, non le società di prestiti, non le case di investimenti. Questo – ha aggiunto il presidente – non è solo buono solo per i consumatori, è buono per l’economia”.

Obama ha riconosciuto che l’industria fianziaria è ”centrale” per la crescita e la prosperità del paese, e ha aggiunto che ”la riforma aiuterà a alimentare innovazione, non a frenarla. E’ pensata a dare a tutti le stesse regole, per incoraggiare la concorrenza in prezzi e qualità, non trucchi e trappole. Chiede senso di responsabilità da tutti e dà a tutti certezze , dai banchieri agli agricoltori ai proprietari di imprese”.

Ma il presidente ha messo in guardia che “il lavoro non è finito”. Perché la riforma sia efficace ”i regolatori dovranno esser vigilanti. Bisognerà anche fare aggiustamenti lungo la strada mentre il sistema finanziario si adegua ai cambiamenti”, ha detto Obama: ”E infine, nessuna legge può costringere la gente a esser respoinsabile: sta a Wall Street accogliere le lezioni di questa crisi su come condurre gli affari”.

Obama ha ribadito che ”ogni americano, da Main Street a Wall Street, ha una posta in gioco nell’industria finanziaria”. La Casa Bianca non aveva però invitato alla cerimonia della firma i Ceo delle grandi banche: assenti dai 400 invitati alla cerimonia nel Ronald Reagan Building, James Gorman di Morgan Stanley, Lloyd Blankfein di Goldman, John G. Stumpf di Wells Fargo e Jamie Dimon di JP Morgan Chase, quest’ultimo un confidente di Obama nel primo anno alla Casa Bianca.

Era presente invece Vikram Pandit di Citicorp che aveva aiutato la Casa Bianca nel passaggio della legge a Capitol Hill. Il presidente era affiancato anche da due ‘americani della strada’: un reduce del Vietnam, Andrew Giordano, e una insegnante di scuola media della Georgia, Robin Fox, due simboli della necessità urgente della riforma.

Giordano era finito sul lastrico dopo che una banca aveva applicato al suo conto di risparmio multe per un servizio di protezione dagli ‘scoperti’ che lui non aveva richiesto; la Fox si era vista raddoppiare retroattivamente gli interessi sulla carta di credito di oltre sette punti percentuali pur avendo fino ad allora pagato regolarmente.