La crisi toglie lavoro anche agli immigrati: 2,3 milioni gli occupati, ma aumentano i disoccupati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2013 - 19:16| Aggiornato il 19 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La crisi si fa sentire anche fra i lavoratori immigrati. Se il calo degli occupati e l’aumento dei disoccupati è costante fra gli italiani, un’inversione di tendenza è in atto fra gli stranieri arrivati in Italia: aumentano, ma meno, gli occupati; crescono per la prima volta i disoccupati.

È quanto emerge dalla nota semestrale sull’andamento del mercato del lavoro degli immigrati del ministero del Lavoro presentata oggi secondo la quale nel terzo trimestre 2012 gli occupati stranieri erano 2,357 milioni (il 10,2% dei lavoratori) con un aumento di 81.000 unità sullo stesso periodo del 2011.

Nel terzo trimestre 2012 è invece aumentato il numero degli immigrati disoccupati rispetto allo stesso periodo del 2011 passando da 264.000 a 318.000.

Nei quattro anni di crisi considerati (tra il terzo trimestre 2008 e il terzo trimestre 2012) gli occupati stranieri, in Italia, sono aumentati di 480.000 unità a fronte di un calo dell’occupazione italiana nel periodo di circa 1,04 milioni di persone.

L’incremento dell’occupazione straniera nel quadriennio, è stato significativo sia per la componente U.E. (222 mila occupati in più con una crescita del 39,7%), sia per quella extracomunitaria (+259 mila occupati ed un aumento del 19,7%) anche se nell’ultimo anno la crescita si è notevolmente ridotta.

Gli occupati stranieri sono impegnati nelle costruzioni (18%), in agricoltura (13%), nei servizi (10,4%), nell’industria in senso stretto (9,2%) e nel commercio (6,2%) ma è nei servizi sociali ed alle persone che si concentra la maggioranza relativa dei lavoratori stranieri (il 28% di tutti gli occupati).

Nel Nord Italia si concentra il 59,8% degli occupati stranieri, seguito dal Centro con il 26,6%, mentre nel Sud e nelle Isole c’è poco più del 13% degli occupati stranieri.

La distribuzione tra maschi (46% ) e femmine (54%), si è nel tempo riequilibrata, per effetto del traino della domanda di lavoro nel settore domestico. In controtendenza rispetto alla crisi generale è il comparto dei servizi alla persona che ha una domanda in crescita. Sempre nel confronto tra il terzo trimestre 2012 e lo stesso periodo dell’anno precedente gli occupati stranieri nei servizi domestici ed alle famiglie crescono di 75.000 unita (-12.000 gli occupati italiani).