Crisi: Tremonti “Siamo ad un tornante della Storia, non in una congiuntura economica”

Pubblicato il 26 Maggio 2010 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA

Non è una crisi qualsiasi, «non é una congiuntura economica, siamo ad un tornante della Storia». Un momento cruciale, dunque, che potrebbe avere per il futuro impatti negativi ma anche positivi: «La crisi può essere un’opportunità. Tutto dipende da come viene gestita».

A parlare è il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, dopo la maratona di ieri a Roma che ha portato all’approvazione della manovra economica, questa mattina ha aperto a Parigi i lavori del Forum Ocse.

Sulla manovra approvata ieri il ministro ha fatto solo un breve passaggio: «L’Italia – ha detto – ha fatto una scelta molto chiara, quella di salvaguardare i livelli di stato sociale e di operare forti riduzioni di spesa dei governi centrale, regionale e locale. E’ fondamentale – ha sottolineato – la salvaguardia della coesione sociale».

«L’intensità dei fenomeni che vediamo – ha aggiunto – è storica e sta modificando la predisposizione dell’esistenza, dell’economia e della politica». Il nostro tempo – ha osservato ancora Tremonti – è marcato da due parole, “globalizzazione” e “crisi”.  «Per 10 anni abbiamo vissuto nell’utopia della globalizzazione, dell’età dell’oro – ha aggiunto – e ora terminiamo questo decennio con la crisi», un termine che «può essere negativo, ma anche positivo. Dipende da noi».

Per quanto riguarda il futuro dopo la crisi, il Ministro ha sostenuto che deve essere costruito su due pilastri, quello “tecnico” e tecnologico, ma anche quello “giuridico”.  «I grandi cicli dell’economia – ha spiegato Tremonti – sono sempre stati legati alla tecnologia, dalla macchina a vapore al motore a scoppio, dai computer all’intelligenza artificiale». Ma i passi avanti della tecnologia, ha proseguito, non bastano se non vengono corretti gli “squilibri” in termini di regole.

La crisi, ha dichiarato ancora Tremonti, «ha mostrato uno scollamento tra il mercato e le regole: il primo è diventato globale, mentre le seconde sono rimaste locali. E questo è stato fonte di grossi problemi».

Il ministro a Parigi – in un vero e proprio tour de force che lo porterà nel pomeriggio a Roma per la conferenza stampa congiunta con il premier Silvio Berlusconi e domani di nuovo nella capitale francese per la riunione ministeriale – ha parlato soprattutto della crisi economica internazionale sottolineando che la ripresa è racchiusa in tre parole chiave: «correttezza, trasparenza e integrità».

Per questo Tremonti ha  incassato anche il plauso pubblico del segretario generale dell’Ocse Angel Gurria che ha fatto presente che «é stato il primo» a sottolineare la necessità del primato dell’etica. Gurria ha premiato anche la manovra varata ieri dall’Italia: «Congratulazioni – ha detto il padrone di casa – a Tremonti per il coraggio che ha avuto con le misure emanate per la riduzione del debito e del deficit. Sono misure nello spirito di responsabilità che cerchiamo nei leader per sostenere la crescita e la fiducia».