Il taglio dei compensi degli amministratori delegati ha distolto l’attenzione dalle buste paga dei loro sottoposti che, a dispetto dei capi, hanno ricevuto per il 2009 assegni record: per compensi e benefit dei trader, le 38 maggiori società finanziarie di Wall Street hanno sborsato complessivamente 140 miliardi di dollari, la cifra più alta mai pagata.
Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che i trader nel loro complesso avevano ricevuto 123 miliardi di dollari nel 2008 e 137 miliardi nel 2007. Per gli amministratori delegati, invece, il quadro appare opposto: l’analisi delle comunicazioni alla Sec delle 18 maggiori società finanziarie evidenzia una contrazione dei compensi del 30 per cento. I top manager, consapevoli che i loro compensi, sono resi pubblici “prendono molto meno” osserva Steven Eckhaus, partner specializzato in politiche retributive presso lo studio legale Katten Muchin Rosenman.
«Inoltre molti di questi top manager si sono già arricchiti e quindi possono permettersi di non essere pagati» aggiunge Eckhaus. Per la retribuzione di trader e banchieri che producono direttamente ricavi c’é meno riluttanza a staccare assegni pesanti: mentre il salario del presidente di Morgan Stanley, John Mack, è stato limitato a 800 mila dollari e circa 400 mila dollari di benefit, il chief executive officer della banca Kenneth deRegt, ha collezionato un compenso di 10 milioni di dollari. In Citigroup l’amministratore delegato Vikram Pandit ha lavorato nel 2009 per 125.001 dollari, mentre gli altri tre top manager sono stati pagati fra gli 8 e i 9,5 milioni di dollari ciascuno.