Crollano le borse su Grecia e Spagna. Spread a 330

Pubblicato il 6 Marzo 2012 - 20:19 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – ''Se qualcuno pensava che la crisi fosse alle spalle, ci sara' rimasto male''. Cosi' un operatore di Piazza Affari, alla fine della peggiore giornata da novembre delle Borse europee, sintetizza una situazione che riporta indietro di alcuni mesi: i mercati finanziari hanno 'bruciato' 188 miliardi, e' tornata la tensione sui titoli di Stato italiani e spagnoli, l'euro si e' indebolito contro il dollaro.

Il problema e' che non ci sono grandi novita'. Perche' e' vero che le stime di Eurostat sul prodotto interno lordo dell'area euro sono state riviste leggermente al ribasso e comunque sono negative, ma quello che ha riportato la paura sui mercati sono soprattutto i debiti sovrani. Primo tra tutti quello greco, ma anche quello spagnolo.

Gli investitori privati detentori di bond ellenici hanno tempo fino alle 21 di giovedi' per decidere se aderire o meno al programma di ristrutturazione del debito 'proposto' da Atene. La Grecia – che ha forzato un po' la mano nelle ultime ore – spera di raggiungere una partecipazione del 75-80% all'operazione, ma rimangono dubbi sull'esito del processo, che per la prima volta potrebbe portare all'attivazione dei 'credit default swap'. Con conseguenze incerte per tutta l'area euro.

E tra i Paesi che aderiscono alla moneta unica c'e' ora preoccupazione anche per la Spagna, dopo che Madrid ha aumentato il target del deficit di bilancio al 5,8% del Pil per il 2012, dal 4,4% iniziale. La Ue si e' riservata possibili multe, ma i mercati telematici dei titoli di Stato non hanno aspettato: i rendimenti dei bond iberici a dieci anni sono cresciuti di 17 punti base, quelli italiani di 14. Risultato: lo spread Btp-Bund e' risalito a 330 punti base (esattamente 329,3), con il rendimento al 5,07%.

In una situazione di incertezza non sorprende quindi che i depositi 'overnight' delle banche operanti nell'area euro presso la Bce abbiano raggiunto un nuovo record a 827,5 miliardi di euro, mentre l'euro contro il dollaro e' sceso a quota 1,31 e le Borse europee in una sola seduta, la peggiore da novembre, hanno bruciato 188 miliardi.

Piazza Affari, con un calo del 3,19% dell'Ftse All share, ha 'perso' da sola 12,6 miliardi di capitalizzazione, con le banche che hanno affossato i listini: Mps ha ceduto il 6%, Mediobanca il 5%, Intesa e Unicredit oltre quattro punti percentuali.

Peggio di Milano hanno fatto Parigi (-3,5%), Francoforte (-3,4%) e Madrid (-3,3%), mentre Londra ha tentato di contenere le perdite e ha chiuso in calo dell'1,86%. Male, oltre ai bancari, i titoli dell'auto (con Fiat in ribasso finale del 5,8%), affossati dall'aumento di capitale a forte sconto di Peugeot (-3,9%) per avviare l'alleanza con Gm. Da notare che Atene ha chiuso in rialzo di due punti percentuali, sulla scommessa che i creditori privati della Grecia accettino le ultime condizioni poste da Atene.

Si vedra' entro due giorni, con gli operatori di tutti i mercati che attendono la conferenza stampa del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, programmata giovedi' dopo la riunione mensile sui tassi di interesse dell'Eurotower.