Dal G7 in Canada: “Le banche condividano i costi della crisi”

Pubblicato il 6 Febbraio 2010 - 21:13 OLTRE 6 MESI FA

Jim Flaherty

I Paesi del G7 hanno riaffermato il loro impegno a sostenere l’economia nella fase di ripresa con cui è uscita dalla recessione mondiale. Lo ha riferito Jim Flaherty, ministro delle finanze del Canada, paese che ha la presidenza del G7, al termine del vertice dei ministri finanziari e del governatori delle banche centrali a Iqaluit, in Canada.

L’economia mondiale «migliora, ci sono buoni segnali. Bisogna continuare con gli stimoli» ha aggiunto Flaherty, illustrando le conclusioni del summit e spiegando anche che il G7 «lavorerà con le istituzioni internazionali per l’abolizione del debito di Haiti». «La ripresa globale è partita» e sembra «più veloce» di quanto inizialmente previsto: «continueremo le azioni per rafforzala» ha aggiunto il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner durante la conferenza stampa conclusiva del G7. «Non metteremo a rischio la ripresa».

In merito alla riforma della finanza, Geithner ha precisato che ci saranno regole comuni, «con diversi approcci ma non divergenze». Dal Canada però è arrivato anche un monito alle banche: «Le istituzioni finanziarie devono condividere i costi della crisi» è il messaggio che Flaherty ha lanciato a nome di tutti i Paese del G7. Sul tavolo anche il nodo del debito e i timori legati alla situazione dei conti pubblici di Grecia, Spagna e Portogallo. «Abbiamo ricevuto degli aggiornamenti sulla situazione. Il debito europeo è una materia dell’Unione Europea non del G7» ha tagliato corto Flaherty.