D’Alema: “Confindustria dovrebbe essere un pò più esigente col governo”

Pubblicato il 27 Maggio 2010 - 22:03| Aggiornato il 2 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Massimo D'Alema

“Sarebbe lecito aspettarsi maggiore autonomia dalle forze sociali, Confindustria dovrebbe essere un po’ più esigente con il governo”. Lo sostiene Massimo D’Alema che, alla festa del Pd di Modena, ha commentato l’assemblea di Confindustria con una frase sibillina. Forse colpito da alcuni atteggiamenti “morbidi” di Confindustria con l’Esecutivo.

“Berlusconi da 16 anni va all’assemblea di Confindustria – ha detto – e fa sempre lo stesso discorso, dicendo di abbassare le tasse, semplificare la pubblica amministrazione e ancora lo applaudono. Qualcuno gli dovrebbe chiedere, ‘ma nel frattempo lei che ha fatto per abbassare le tasse e semplificare la pubblica amministrazione?'”.

Poi sulla crisi e sulla manovra finanziaria, D’Alema ha aggiunto: “Una delle grandi fortune di Berlusconi è che la gente dimentica quello che dice. Il governo ha scoperto la crisi con quasi due anni di ritardo. Quando l’Italia perdeva il 5,1% della sua ricchezza alla guida del governo c’era un signore che diceva che non si doveva parlare di crisi perché porta male. A febbraio Berlusconi disse: ‘non ci sarà nessuna manovra’, con quell’aria solenne che assume quando sembra che dica una cosa seria. Prima diceva che la crisi non c’era e che era la sinistra che portava male, oggi dice che la crisi è colpa della sinistra. Credo che con un presidente di questo tipo sia molto difficile non solo collaborare, ma anche dialogare”.