Decreto lavoro: l’incentivo non vale per chi licenzia e poi riassume i dipendenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Luglio 2013 - 12:04 OLTRE 6 MESI FA
Decreto lavoro: l'incentivo non vale per chi licenzia e poi riassume i dipendenti

Decreto lavoro: l’incentivo non vale per chi licenzia e poi riassume i dipendenti (LaPresse)

ROMA, 17 LUG – Chi licenzia un dipendente non può poi beneficiare degli incentivi previsti dal decreto lavoro per poi riassumere quello stesso dipendente: lo propone un emendamento dei relatori al decreto lavoro del governo Letta, testo che è in esame alla Commissione Lavoro e alla Commissione Finanze del Senato.

In pratica quindi i lavoratori per cui si sia concluso il rapporto di lavoro a causa di licenziamento per riduzione del personale non possono coincidere con i lavoratori per i quali al datore è riconosciuto l’incentivo all’assunzione.

Inoltre nell’emendamento viene precisato come le assunzioni debbano comportare un incremento occupazionale netto, ad eccezione di alcuni casi:

posti liberati a seguito di dimissioni volontarie,
invalidità,
pensionamento per raggiunti limiti d’età,
riduzione volontaria dell’orario di lavoro o licenziamento per giusta causa.

In un altro emendamento, presentato sempre dai relatori, viene proposto di aumentare la soglia dell’indennità destinata all’impresa che assume a tempo pieno e indeterminato lavoratori che fruiscono dell’Assicurazione sociale per l’impiego (Aspi).

Il datore, infatti, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta al lavoratore riceverebbe un contributo mensile pari al 70% e non più al 50% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata data al lavoratore.