Nel decreto Monti le società semplificate: ecco come funzionano

Pubblicato il 26 Gennaio 2012 - 17:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nel decreto Monti c’è anche una nuova forma societaria: la società semplificata a responsabilità limitata (ssrl). Ma quali sono le principali differenze fra una srl “normale” e quella nuova? Quest’ultima è aperta esclusivamente a soci persone fisiche (escluse quindi totalmente le persone giuridiche) con età inferiore ai 35 anni: il requisito è talmente forte che non solo deve essere rispettato da tutti i soci ma anche per tutta la durata della società.

Infatti, basta che anche un solo socio, indipendentemente dalla quota spettantegli, compia 35 anni perché la ssrl debba provvedere a ritornare nella condizione richiesta escludendo il socio. Qualora siano tutti i soci a non essere più under 35, la ssrl deve obbligatoriamente trasformarsi in altro tipo societario o, in mancanza, sciogliersi.

Il requisito di età non è richiesto né agli amministratori, né ai sindaci. Per le srl “normali” il capitale minimo è di 10.000 euro, conferibile anche in natura con perizia di stima per valutarne la consistenza. Per le ssrl invece il capitale minimo previsto è di appena 1 euro, è quindi ammessa una ssrl con 100 soci ognuno dei quali titolare di una quota di un centesimo. E deve essere conferito esclusivamente in denaro.

In tutti gli atti societari, nella corrispondenza e pure nell’eventuale sito web devono inoltre essere sempre indicati la denominazione di ssrl, l’indicazione del capitale sottoscritto e versato, la sede e il Registro delle Imprese d’iscrizione.