Deficit/Pil, rapporto al 2,4% nel 2016, il migliore dal 2007: in un anno -0,3%

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2017 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA
Deficit/Pil, rapporto al 2,4% nel 2016, il migliore dal 2007: in un anno -0,3%

Deficit/Pil, rapporto al 2,4% nel 2016, il migliore dal 2007: in un anno -0,3%

ROMA – Deficit/Pil, rapporto al 2,4% nel 2016, il migliore dal 2007: in un anno -0,3%. L’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil nel quarto trimestre del 2016 è stato pari al 2,3%, stabile rispetto al corrispondente trimestre del 2015. Lo rileva l’Istat, confermando che nel complesso del 2016 si è registrato un deficit pari al 2,4% del Pil, in riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto all’anno prima. Il dato annuo del deficit si conferma anche come il migliore dal 2007.

L’Istat parla di “limitate revisioni” rispetto ai dati sui conti pubblici diffusi il primo marzo dallo stesso Istituto. In valori assoluti, infatti, l’indebitamento sale di circa 100 milioni di euro, ma “in rapporto al Pil non risulta modificato”, sottolinea l’Istat. Analizzando entrate e uscite, nel quarto trimestre l’Istituto segala che “gli interessi passivi sono risultati stabili”.

Le uscite in conto capitale sono, invece, “diminuite in termini tendenziali del 30,7%; in particolare, gli investimenti fissi lordi sono scesi del 5,7% e le altre uscite in conto capitale del 50,4% Su quest’ultima dinamica influisce, tra l’altro, il venir meno – si evidenzia – degli interventi connessi alla risoluzione della crisi delle quattro banche registrati nel quarto trimestre del 2015”. Sul fronte opposto, delle entrate, sempre relativamente all’ultimo trimestre del 2016, l’Istituto registra un calo del 16,7% di quelle in conto capitale.

Quanto alla pressione fiscale tocca i valori più bassi dal 2011. L’Istat fa anche sapere che il saldo primario nel quarto trimestre 2016 è risultato positivo per 7.312 milioni. L’incidenza sul Pil è così stata pari a 1,7%, invariata rispetto al quarto del 2015. E si registra una stessa dinamica per l’intero 2016, il rapporto è rimasto all’1,5%.