ROMA – “Viene introdotta per il 2020 una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il ‘bonus facciate’) per dare un nuovo volto alle nostre città”. E’ quanto si legge nel comunicato finale di Palazzo Chigi al termine del Cdm che ha approvato la manovra e il dl fiscale.
Credito fiscale del 90%
La manovra introduce per il 2020 (e solo per il 2020 a meno di conferme successive) una detrazione dell’90% per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (“Bonus facciate”). Lo si legge nel Documento programmatico di bilancio 2020 inviato all’Ue.
Confermate le altre detrazioni
L’introduzione del nuovo bonus non pregiudica la riconferma di tutto il pacchetto di detrazioni fiscali legate alle ristrutturazioni e all’efficienza energetica. Prorogati inoltre al 31 dicembre 2020 la detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50 per cento (da suddividere in 10 quote annuali), la detrazione al 50 o 65 per cento per gli interventi di efficienza energetica e la detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
La norma voluta da Franceschini si ispira alla legge francese
La proposta trae ispirazione da una famosa legge francese degli anni sessanta (la c.d. loi Malraux), che ha cambiato l’immagine di molte città della Francia. La norma Franceschini introduce ora nel nostro ordinamento, per il 2020, un credito di imposta del 90 per cento per le spese sostenute per il restauro e il recupero delle facciate degli edifici. Il ‘Bonus Facciate’ mira a concentrare nel prossimo anno gli investimenti per il rifacimento delle facciate di palazzi e edifici storici e moderni e servirà a rilanciare la cura degli stabili, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il risparmio energetico con effetti immediati sull’occupazione nel settore edilizio, sul decoro urbano e sulle entrate fiscali. (fonti Ansa e Agi)