Draghi dalla parte delle banche: “L’Eba ha sbagliato i tempi”

Pubblicato il 13 Gennaio 2012 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA

Mario Draghi (Lapresse)

ROMA – Mario Draghi sta dalla parte delle banche. Il 12 gennaio le agenzie di stampa battono una dichiarazione del presidente della Banca centrale europea:  L’esercizio dell’Eba sul capitale delle banche ”era giusto” ma è stato deciso in ”un momento diverso dall’attuale” sul profilo dei prezzi dei titoli di stato e delle condizioni economiche e cosi’ ha finito per essere ”prociclico” e ampliare così le difficoltà degli istituti di credito.

Per lui si sarebbe dovuta verificare “un’ottima sequela di eventi: prima di tutto i governi avrebbero dovuto avere risorse a disposizione per intervenire a sostegno delle banche nel caso che gli stress test dell’Eba avessero mostrato necessità di capitale aggiuntivo”.

Secondo Draghi dunque l’Eba ha sbagliato i tempi per gli aumenti di capitale. L’iniziativa Eba nasce all’interno del pacchetto anticrisi deciso dall’Ue ed è andata avanti mentre il resto dei punti in programma -come il fondo salva-Stati- sono stati più lenti.

Le misure straordinarie prese dalla Bce, come il rifinanziamento a tre anni, ”stanno fornendo un sostanziale contributo a migliorare la situazione di finanziamento delle banche” europee. Draghi ha quindi aggiunto come le misure messe in campo dalla Bce ”abbiano prevenuto una contrazione del credito che sarebbe stata molto, molto seria”. Il presidente della Bce ha citato così i dati di novembre, prima dell’asta Bce, che hanno rilevato una contrazione della crescita del credito all’1,9% dal 3% di ottobre.