Draghi: “Bene l’export dell’Italia. Governi continuino con le riforme”

Pubblicato il 17 Dicembre 2012 - 16:48 OLTRE 6 MESI FA
Mario Draghi (Foto Lapresse)

BRUXELLES – Non si uscirà dalla crisi prima della seconda metà del 2013, e la ripresa sarà graduale. I governi nazionali devono continuare con le riforme, anche se costano care ai cittadini: sono tra i punti chiave del discorso del presidente della Bce, Mario Draghi, al Parlamento europeo.

Appena incoronato “uomo dell’anno” dal Financial Times, a Bruxelles Draghi ha difeso la supervisione unica delle banche europee: “Può essere un punto di svolta nella soluzione delle nostre sfide attuali, e contribuirà a restaurare la fiducia nel settore bancario dell’eurozona”, ha detto. La Bce, ha garantito Draghi, assicurerà l’effettiva separazione tra politica monetaria e supervisione finanziaria essenziale per Francoforte. In particolare Draghi sostiene che la supervisione unica aiuterà a rimettere in sesto i prestiti interbancari e i flussi finanziari tra Stati, con effetti sull’economia reale.

Per quanto riguarda i singoli Stati, Draghi ha invitato i governi a non abbandonare la strada delle riforme, anche se, ha ammesso lui stesso, “il costo per i cittadini è considerevole”. Poi ha mostrato come esempi positivi di aggiustamento dei conti l’aumento dell’export in Italia, Spagna, Irlanda e Portogallo, “Paesi  che stanno anche guadagnando sui costi dell’unità di lavoro”.