Draghi: “Il welfare non è morto ma superato”

Pubblicato il 23 Febbraio 2012 - 17:47 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – La crisi dell’area euro mostra come il modello sociale europeo non è morto ma “superato”. Lo ha detto il presidente della Banca Centrale Europea (Bce), Mario Draghi, in un’intervista al Wall Street Journal. “Non si sono soluzione rapide ai problemi europei, ha aggiunto il governatore, ed è irrealistico aspettarsi che la Cina venga in soccorso con i suoi forzieri pieni di denaro”. A proposito il governatore osserva come “non ci siano segnali di investimenti della Cina nella Ue”.

“E’ difficile dire se la crisi è finita. La ripresa procede molto lentamente e resta soggetta a rischi al ribasso”, ha detto Draghi, sottolineando comunque che ci sono anche segnali positivi, quali una maggiore stabilità sui mercati finanziari e le decisioni di molti governi sul risanamento di bilancio e le riforme strutturali. E la prima riforma strutturale che i Paesi europei devono darsi sono le liberalizzazioni dei prodotti e servizi.

Secondo Draghi, le riforme strutturali importanti per l’Europa sono quelle del mercato e dei servizi. Alcuni mercati del lavoro, sostiene Draghi, scaricano tutta la flessibilità sui giovani e tutelano gli occupati con salari che seguono l’anzianità più che la produttività.

Per il presidente della Banca Centrale Europea il Portogallo non avrà bisogno di un nuovo salvataggio come accaduto per la Grecia: il programma di riforma attuato da Lisbona ”rispetta la tabella di marcia”. Quanto alla Grecia, il banchiere centrale ha osservato che “è difficile dire se la crisi del debito ellenico sia finita” ma che ora è cruciale che “i leader del Paese dimostrino di voler realmente attuare le riforme concordate”.