Draghi: Ripresa, ci siamo ‘giocati’ anche il 2013. Borse giù, spread su

Pubblicato il 4 Aprile 2013 - 17:00| Aggiornato il 12 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

FRANCOFORTE – Ci siamo “giocati” anche il 2013, non ci sarà, a meno di miracoli, una ripresa nella seconda parte di quest’anno. Questo il messaggio del presidente della Bce, Mario Draghi quando dice: ”L’inflazione scesa ancora” e la previsione di ripresa nel secondo semestre ”è soggetta a rischi al ribasso”. Borse e spread se ne accorgono: i listini europei , subito dopo le sue parole, sono piombati in rosso. Lo spread è schizzato a 330.

I recenti dati economici sulla congiuntura dell’Eurozona “confermano una fase di debolezza – dice Draghi – dell’economia anche nei primi mesi del 2013, mentre nel prosieguo la congiuntura dovrebbe beneficiare della ripresa dell’export e della politica monetaria accomodante in Europa, permettendo una ripresa graduale nella seconda parte dell’anno”.

Il messaggio non proprio ottimista del governatore della Bce arriva al termine del board che ha lasciato invariati i tassi allo 0,75%. A una brutta notizia una che un po’ solleva i mercati. Draghi ha però detto anche che la Bce è sempre “pronta ad agire sui tassi”. Analizzando le misure di politica monetaria non standard adottate “altrove la Bce terrà conto delle misure varate in altri Paesi” per capire quali siano applicabili al contesto dell’Eurozona e quali no. Dopo Cipro siamo “ancora più determinati a difendere l’euro”.

È “essenziale” che i governi dell’Eurozona “intensifichino le riforme strutturali” e “proseguano con il consolidamento fiscale e la ristrutturazione del sistema finanziario”, ha aggiunto.